IL CASO
Catania, in corso Martiri già nel degrado le aree riqualificate: si spera nel mega parcheggio, ma tempi incerti
Uno spaccato della città che non riesce ancora ad archiviare il suo passato benché abbia piantato un piccolo e simbolico seme di futuro,
Il tempo scorre, e la “ferita” solo in minima parte sanata con le opere di urbanizzazione primaria di Corso dei Martiri sembra quasi assistere con la stessa indifferenza degli ultimi decenni alle vicende della città in piena fibrillazione pre-elettorale.
Eppure quella enorme ferita va sanata al più presto, perché nelle sue piaghe c’è lo snodo cruciale del futuro rilancio della città tra waterfront e centro, e per evitare che vi possano prima o poi ricadere dentro le poche aree limitrofe già riqualificate con arredi urbani e verde, perché il tempo che scorre su un’opera incompiuta o solo in minima parte avviata in questa città è sempre stato un nemico temibile, ancor più in una delle aree a maggiore criticità della zona storica.
L’abbandono
E infatti, inesorabilmente, il degrado ha preso il sopravvento nelle strade che intersecano il tratto finale del futuro “boulevard”, prima di piazza della Repubblica, con “epicentro” in via Fischetti, dove sulla nuova elegante pavimentazione accanto alle panchine in pietra e alle verdi aiuole sono sparsi resti di bivacchi, bottiglie, lattine, cartoni, avanzi di cibo e gli immancabili materassi per trascorrere la notte sotto il cielo di corso dei Martiri, che non è neanche questa una soluzione accettabile al dilagante disagio sociale.
Uno spaccato della città che non riesce ancora ad archiviare il suo passato benché abbia piantato un piccolo e simbolico seme di futuro, a pochi metri dalle “fosse” da risanare con l’intervento dei privati, e a qualche decina di metri in più dall’area in cui sorgerà il parcheggio multipiano con soprastante parco a verde di piazza della Repubblica, secondo step del mega progetto di risanamento anch’esso a carico dei privati e dunque di Istica, per cui è atteso il secondo bando di gara già invano previsto entro il mese in corso dopo precedenti rinvii, ma ancora senza tempi certi, dopo la bocciatura del primo bando di circa 14 milioni da parte del Tar su ricorso dell’Ance. Ma tra le variabili del tempo che scorre, più che mai dopo le bufere di Covid e guerra, ci sono i costi dei materiali.
Il nodo dei prezzi
«Restiamo in attesa che i privati mandino il progetto con l’adeguamento dei costi al nuovo prezziario, nell’ambito del decreto revisione prezzi a dettaglio», fanno sapere dalla direzione Urbanistica.Intanto la Commissione consiliare Urbanistica ha messo in agenda nei prossimi giorni un incontro con i privati proprietari delle aree. «Vogliamo capire qual è l’attuale idea dei privati su aree fondamentali per lo sviluppo della città e se ci sono nodi che stanno ritardando i tempi – spiega il presidente Manfredi Zammataro – tenuto conto che il nostro obiettivo è di lasciare alla prossima amministrazione un dossier ben definito sull’intero piano di risanamento, e del fatto che riteniamo inaccettabile il degrado in cui versano alcuni tratti di corso dei Martiri, dove nelle ore serali oltre ai cittadini anche i turisti provenienti dalla vicina stazione e dalle fermate dei bus si trovano spaesati nonostante la zona centrale. Siamo anche certi che la nuova amministrazione farà tutto il possibile per agevolare la riqualificazione di un’area che non può restare in queste condizioni».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA