Catania
Catania, il sindaco in Consiglio: «Bilancio pronto». «Un libro dei sogni»
In precedenza il sindaco (la sua relazione è pubblicata in basso) ha fatto anche annunci importanti quando ha detto che giovedì, quindi domani, porterà in Giunta il bilancio di previsione 2017. Un evento storico, se i tempi saranno rispettati, perché sino ad oggi i Bilanci sono stati approvati alla fine dell’anno. Poi ha parlato anche dei teatri Bellini e Stabile che si stanno riprendendo. E tra i tantissimi argomenti anche dell’imminente regolamento sui Dehors anche questo tema infinito.
Si è trattato comunque di un dibattito un po’ al cloroformio. Nessuna contestazione, tutto molto pacato, eccetto gli interventi di alcuni consiglieri, sempre i soliti in verità, pronti a bacchettare la maggioranza. In Consiglio il sindaco ha portato il pienone. Oltre 40 i consiglieri presenti. In sala non tantissima gente, per lo più giornalisti. Segno evidente che la città non crede a questo genere di dibattiti e attende fatti concreti che certo non verranno dalla discussione di ieri notte. E’ comunque vero che qualche sassolino politico dalla scarpa qualcuno doveva toglierselo. E così più di uno ne ha approfittato. Arcidiacono, vicepresidente del Consiglio, ha ricordato a Bianco i motivi per cui si trovava in Aula e ha aggiunto: «lei ha illustrato 22 pagine di relazione che ritengo di basso profilo. Non si parla di Commercio, Partecipate, conti comunali, differenziata. Devo dire che tutta la narrazione sui metodi la trovo surreale… Eppure signor sindaco, lei sa che il Comune viaggia con una media di 150 milioni di anticipazioni di Tesoreria l’anno… Ci vuole onestà intellettuale per dire le cose alla città…». Arcidiacono ha anche ricordato il caso Girlando e ha chiosato: «ma è possibile dopo quattro anni vissuti così ipotizzare un futuro? Mi preoccupa vedere la città sprofondare davanti ai suoi immancabili sorrisi…».
Duro anche l’intervento di Agatino Tringale. «Il tema – ha detto – è la mancanza di programmazione». Il consigliere ha poi protestato per l’abbandono del quartiere S. Cristoforo. Altrettanto animate le parole del capogruppo Fi, Santi Bosco. «Relazione è vuota, ma perché i catanesi con lei sono costretti a coniugare i verbi al futuro? Non c’è una sola cosa concreta che lei abbia portato qui. E parla di squadra, ma di quale squadra parla? Lei le decisioni le ha sempre prese da solo, neanche con i suoi assessori». E ha concluso: Caro sindaco lei negli Anni 90 piantava fiori, ora neanche quelli…».
Il consigliere di fratelli D’Italia Manlio Messina è andato giù duro sul caso Girlando, l’ex assessore indagato, sul «fallimento Simei e 70 licenziati sul quale lei non ha detto una parola», «sulle cose fatte dall’amministrazione Stancanelli che lei si è attribuito: lavori piazza Galatea, accordo corso Martiri…», «di ufficio stampa abusivo… vero assessore D’Agata?», del «disastro Tondo Gioeni e dei 42 milioni Amt in liquidazione usati per la spesa corrente…».
Colpi di fioretto anche da Niccolò Notarbartolo, Pd: «Il sindaco ritiene di “intendere il suo ruolo non solo come capo dell’amministrazione” ma “come leader di una comunità”. Nel vantarsi di essere andato oltre le competenze dell’ente, afferma con invidiabile sicumera che “la sua rete di conoscenze e il proprio prestigio” siano stati indispensabili per risolvere problemi e varare progetti. Il culto della personalità e la voglia di idolatrare il proprio ego trovano il sublime apice nel momento in cui il sindaco fa proprie le parole dell’imperatore Adriano che si sentiva “Responsabile della bellezza del mondo”»….Notarbartolo ha quindi criticato i punti della relazione: «Si vanta dello sviluppo del Cunes affidato al suo consulente, tale Peppino Idonea. Una persona a lui così vicina da ritenerlo adeguato anche per ilruolo di commissario Amt in liquidazione. E oggi soggetto con cui il Comune si scontra nelle aule del tribunale…». Sulle Partecipate: «Sulle nomine si potrebbe scrivere un libro, le cui ultime pagine sono grottesche, al netto delle inconferibilità rilevate in virtù di una legge che, per quanto sembri stupida e con profili di incostituzionalità, è pur sempre una legge… Un amministratore da lei nominato ha vita davvero breve…». E sul bando rifiuti: «Nella gestione dei rifiuti è stata scritta una pagina davvero brutta della storia della città e di molte delle sue istituzioni. Il bando andato a vuoto e la gara breve hanno molti aspetti che necessitano di chiarimenti. Le opacità sono tante e di molto si è discusso…».
In soccorso del sindaco i consiglieri di maggioranza D’Avola e Porto che hanno parlato al contrario «di capacità progettuali del sindaco per la città e di spessore personale che ha dato lustro a Catania». Tra gli altri a intervenire anche Balsamo, Zappalà, Barresi, Coppolino, Lanzafame…
La replica del sindaco è stato altrettanto chiara: «Un confronto schietto e aperto, pur con le ovvie differenze tra maggioranza e opposizione. Spiace che qualcuno – pochi per la verità -, nella foga di mettersi in mostra o in quella di riposizionarsi politicamente abbiano del tutto dimenticato l’interesse della città e finto di scordare come Catania fosse nel 2013 quando i cittadini hanno voluto voltare pagina: buia, in pre-dissesto, con le navi da crociera che avevano abbandonato il nostro porto, con il traffico impazzito, solo 60 autobus al giorno e la metropolitana bloccata da anni, senza fognature e senza canale di gronda. E soprattutto dimenticata. Perché, per anni, era mancata una progettualità a lungo termine, una classe dirigente accreditata e capace di recuperare finanziamenti a livello regionale, nazionale ed europeo. Da alcuni consiglieri sono venuti spunti interessanti di cui terremo conto, altri si sono avventurati a negare l’evidenza sostenendo che in questi anni la metro era andata avanti, che la Scuola superiore a Librino non dà alcun vantaggio ai ragazzi di quel quartiere, o millantare per la passata amministrazione la soluzione del nodo corso dei Martiri – che ricordiamo solo per aver fatto venire in Aula architetto Fuksas a cui era stato promesso un incarico immaginario -. Grazie alla nostra azione, invece, siamo riusciti a portare avanti davvero il progetto… Insomma nel complesso un appuntamento significativo. Adesso tutti coloro i quali mostrano senso di responsabilità pensino a lavorare insieme per il bene della città.
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