Catania, il questore Alberto Francini: «Carcere per chi spaccia»

Di Fabio Russello / 08 Gennaio 2018

Si è insediato in questura, a Catania, il neo Questore, dirigente superiore della Polizia di Stato, Alberto Francini. Dopo avere deposto una corona d’alloro presso la lapide dedicata a tutti i poliziotti catanesi caduti nell’adempimento del dovere, Francini si è recato presso il cimitero di Acireale, per rendere omaggio alla memoria di Filippo Raciti, l’ispettore capo della Polizia di Stato morto tragicamente nel febbraio del 2007 in occasione dell’incontro di calcio Catania-Palermo, vittima di un assalto alle Forze dell’Ordine organizzato da un gruppo di ultras etnei nei pressi dello stadio.

«Nei confronti del piccolo spaccio di droga – ha detto Francini – non c’è la possibilità di tenere in carcere lo spacciatore. Lo prevede la normativa, che aveva un suo senso nel 1975 quando lo spacciatore era un tossicodipendente, un soggetto fragile che alla fine dalle giornata aveva bisogno della sua dose. Questa situazione oggi è particolarmente cambiata. Oggi spacciano bande organizzate. Avere ancora una trattamento di favore nei confronti del piccolo spaccio è secondo me una cosa che dovrebbe essere rivista». Alberto Francini subentra a Giuseppe Gualtieri nominato prefetto.

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