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Catania, il “miracolo” di viale Kennedy: si accendono i lampioni alla Plaia, addio al buio

Dopo mesi tra collaudi e questioni burocratiche acceso l'impianto

Di Maria Elena Quaiotti |

Segnatevi la data, 7 luglio 2023, perché sarà una data storica. Stasera, infatti, viale Kennedy si illuminerà. No, non “d’immenso”. Semplicemente, e finalmente, verranno accesi i lampioni installati lungo tutto il viale ormai da mesi. Si tratta di un viale strategico, ma rimasto sempre al buio di notte da quando è stato realizzato. Ormai parecchi lustri fa.

A dire il vero l’accensione era attesa già nel mese di maggio per poter arrivare in tempo con l’avvio della stagione balneare e garantire più sicurezza – perché di questo si tratta – nel litorale sabbioso cittadino che, soprattutto in estate, è molto frequentato. Ci sono stati problemi di attivazione del contratto con la società erogatrice dell’energia elettrica, anche lo stesso collaudo dell’intero impianto era durato più del previsto, almeno, così ci avevano ripetuto Città metropolitana e Comune alle nostre pressanti richieste di informazioni, consapevoli di essere sotto attenzione.

Ma non “La Sicilia”, è la città stessa che aveva e ha bisogno di annullare un vero e proprio “buco nero”, sinonimo di disattenzione degli amministratori e insicurezza per i fruitori. Chissà che non diventi un deterrente per coloro che nottetempo buttano regolarmente spazzatura lungo tutto il viale, o approfitta del buio per altri tipi di “traffici”.

“Meglio tardi che mai”, è il commento unanime di titolari di lidi e altre attività alla Plaia. Quel che è certo è che sarà uno spettacolo.

È delle 16 di oggi comunicato stampa, doveroso, del sindaco metropolitano, Enrico Trantino, che ricorda come “l’intervento sia stato finanziato con i fondi della legge 208/2015 (“Programma straordinario di interventi per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei Comuni capoluogo di provincia”). Si tratta di 155 nuovi pali tra la piscina comunale e via San Francesco La Rena, 4 km e mezzo di strada. È stato rifatto anche il manto stradale utilizzando un particolare e innovativo materiale che consente di avere prestazioni superiori in termini di durata, stabilità e sicurezza. Sono stati sistemati i margini esterni delle carreggiate e rifatta la segnaletica stradale, le caditoie ripulite dai detriti, sostituiti i guard rail dove necessario”.

Tutto bene, non però quando nel comunicato stampa leggiamo di rotatorie che sul viale Kennedy non esistono: magari intersezioni create per poter cambiare carreggiata, queste sì, all’altezza delle quali i watt dei lampioni verranno aumentati. Viale Kennedy è e resta un’arteria in divenire, da migliorare e completare, tenendo conto dei reali problemi di chi fruisce della zona. Ad esempio, non da oggi, si richiede la realizzazione di una “via di fuga” da utilizzare in caso di incendi o allagamenti, dato che ad oggi chi resta imbottigliato sul viale Kennedy non ne esce facilmente, specie in caso di “panico” generalizzato. Allora, la prossima mossa coraggiosa, e speriamo non ci vogliano decenni come per l’illuminazione, sarà proprio questa: garantire una adeguata via di fuga, magari anche più controlli sui parcheggi ai lati delle strade (spesso e volentieri invadono le fermate dei bus Amts costringendo i passeggeri a scendere e salire in condizioni non sicure), e mantenere ovviamente il controllo sulla vegetazione a rischio incendio e la presenza dei rifiuti.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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