«Auguro a tutti un nuovo anno scolastico illuminato dal sorriso di Don 3P, il beato padre Pino Puglisi di Palermo, ucciso dalla mafia trent’anni fa proprio in questi giorni in cui inizia la scuola». Comincia con queste parole il messaggio che l’arcivescovo di Catania, mons. Luigi Renna, ha inviato agli studenti, ma anche ai dirigenti, docenti e personale della scuola di Catania e delle città e paesi dell’arcidiocesi.
«Vi invito – prosegue l’arcivescovo – a conoscere quest’uomo che ha scritto una pagina bella della nostra storia in Sicilia, nel quartiere Brancaccio di Palermo. Come ci ha ricordato il Papa: Possedeva i medesimi tratti del buon pastore mite e umile: i suoi ragazzi, che conosceva uno ad uno, sono la testimonianza di un uomo di Dio che ha prediletto i piccoli e gli indifesi, li ha educati alla libertà, ad amare la vita e a rispettarla. Sovente ha gridato con semplicità evangelica il senso del suo instancabile impegno in difesa della famiglia, dei tanti bambini destinati troppo presto a divenire adulti e condannati alla sofferenza, nonché l’urgenza di comunicare loro i valori di una esistenza più dignitosa, strappandola così alla schiavitù del male. Lo ha fatto da educatore, da persona che vuole tirare fuori da ognuno quel capolavoro che è in noi».
Mons. Renna ricorda che ciò che ha caratterizzato sempre il beato Pino Puglisi è stato sempre il sorriso. «Vedete – scrive l’arcivescovo -, chi rischia per gli altri e non si arrende davanti al male, si aspetta qualche contraccolpo, ma non ha paura perché sa di stare nel giusto e nel cuore di Dio. Sa che il male non ripaga mai con la gioia, mentre il bene ripaga sempre chi lo fa, anche se più tardi».
Ecco allora l’augurio che l’arcivescovo fa: «Che ogni scuola sia illuminata dal sorriso contagioso che riscatta altre vite; che traspaia nell’impegno dei docenti e nella gioia di tutti i ragazzi. Il bene libera, il male fa schiavi. Il sorriso illumina, la rabbia incupisce». «Volete sapere chi è il contrario di un uomo che sorride?», aggiunge l’arcivescovo. E risponde: «Un uomo rabbioso come quel personaggio di un romanzo di Leonardo Sciascia, Il giorno della civetta, quel Mariano Arena che dimostra tutto il suo disprezzo nei confronti del prossimo, di Dio, del bene della nostra Sicilia, in pagine che meritano di essere rilette. Ecco: Don 3P ha voluto liberare la nostra terra dalla mentalità di uomini come lui. Ha iniziato insieme a tanti altri che hanno amato davvero la Sicilia».
«Sta a noi – conclude mons. Renna – continuare, perché se ognuno fa qualcosa insieme possiamo fare molto con l’impegno scolastico, riempiendo il tempo di bellezza, e con il sorriso. Ora, in quest’anno scolastico, tocca anche a te».