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Catania, il mega palazzo B dell'ex Mulino Santa Lucia venduto per 5 milioni e mezzo: ecco chi è l'acquirente

È il passaggio cruciale per sanare una ferita ultraventennale rimasta aperta in pieno centro storico tra degrado e vandalismi: è l'edificio più grande che si affaccia sul porto

07 Novembre 2023, 16:30

mulino

È il passaggio cruciale da tempo atteso per sanare una ferita ultraventennale rimasta aperta in pieno centro storico, tra degrado e vandalismi, a poca distanza da piazza Duomo e proprio di fronte al porto che tra progetti e cantieri sta programmando il suo futuro e la sua apertura in sicurezza alla città.
Lo scorso 9 ottobre, in seguito all’aggiudicazione dell’asta svoltasi il 12 luglio, è stato venduto il lotto B del complesso edilizio ex Mulino di Santa Lucia, l’edificio più grande di sei piani fuori terra “affacciato” proprio sul porto, per un’estensione di poco meno di 12 mila metri quadrati, più l’autorimessa di oltre duemila metri quadrati.

La vendita dell’immobile, con destinazione d’uso uffici, è stata conclusa al prezzo di 5.561.600 euro più iva in seguito all’asta curata dalla Coldwell Banker Commercial, la società nominata nel 2016 dal Tribunale di Roma quale advisor per la vendita della struttura della società Acquamarcia posta in liquidazione nel 2013. Dalla Coldwell esprimono soddisfazione per l’esito della procedura, che ha portato alla vendita dell’immobile più voluminoso dell’intero complesso edilizio a una società che fa capo a imprenditori italiani, dopo che nella precedente asta svoltasi nel dicembre del 2021 (in entrambi i casi i lotti sono stati “spacchettati) non era pervenuta alcuna offerta.

La procedura resta aperta per il lotto A, l’adiacente immobile esteso per 4.100 metri quadri circa e tre piani fuori terra, oltre al retrostante parcheggio sotterraneo da mille metri quadri e 211 posti auto, per cui non sono pervenute offerte, e per cui sarà bandita una nuova asta nella fase iniziale del nuovo anno.

L'ecomostro

L’ex Mulino Santa Lucia è passato alle cronache come l’ecomostro di via Domenico Tempio e Cristoforo Colombo, a più riprese abbandonato al degrado e occupato da sbandati e malintenzionati, oltre che penalizzato dallo stallo seguito alla lunga e complessa vicenda giudiziaria che poi non confermò l’ipotesi accusatoria di abuso edilizio, portando all’assoluzione di tutti gli indagati.

La svolta arriva mentre sono in progettazione o già in cantiere importanti interventi di sviluppo e riqualificazione del porto - la mantellata e il completamento della darsena traghetti su tutti - dopo la lunga vicenda giudiziaria che tra imputazioni e assoluzioni, sequestri dissequestri e diatribe sul cambio di destinazione ha determinato per la struttura un pericoloso limbo, in una zona strategica come poche quanto “sensibile” al rischio degrado, di fronte allo scalo e vicino a piazza Duomo. E se è vero che la vendita segna un passaggio importante per uscire dal degrado, lo scenario che si apre è non meno impegnativo, ovvero un equilibrato risanamento dell’intero complesso edilizio che non potrà prescindere da un’integrazione col nuovo piano urbanistico della città e col piano portuale.