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L'anniversario

Catania, il carcere di Piazza Lanza ricorda i tre poliziotti morti un anno fa in un incidente

Il ricordo di Gianluca Barbanti, Giuseppe Spampinato e Pietro Tatoli, scomparsi il 19 agosto 2023

Di Redazione |

«È trascorso un anno! Un anno da quando abbiamo ricevuto la notizia di quel tragico evento che ha stroncato le vite di tre poliziotti, tutti in servizio presso questa Casa Circondariale di Piazza Lanza: Gianluca Barbanti, Giuseppe Spampinato e Pietro Tatoli. Tre poliziotti deceduti tragicamente in un sabato di fine estate, nello stesso momento in cui ognuno di noi si preparava a trascorrere un lieto fine settimana, al mare o in montagna o alla festa del paese di Mineo, loro paese di residenza e dove gli stessi si stavano recando, al termine della loro giornata lavorativa». Così inizia la lunga nota in ricordo dei tre agenti deceduti il 19 agosto 2023 e per i qual è stata celebrata una funzione in ricordo ieri 19 settembre.«Quel pomeriggio – prosegue la nota – Giuseppe, Gianluca e Piero, sulla statale che da Catania conduce verso Palagonia, venivano investiti da un’altra automobile, che effettuava una manovra maldestra, un sorpasso azzardato, insensato, consistito nel tentativo di superare un mezzo pesante su di un rettilineo, senza accorgersi dell’auto che sopravveniva in direzione opposta. Due di loro, Spampinato e Barbanti, morivano sul colpo, mentre il terzo Piero Tatoli veniva dichiarato deceduto, qualche ora dopo, all’Ospedale Cannizzaro di Catania. Nel corso dell’anno che è trascorso, tante volte sono stati ricordati per essere stati tre bravi poliziotti e tre brave persone, capaci di non alterarsi mai, di sapere sempre trovare una soluzione ai problemi quotidiani, con il sorriso sulle labbra e per avere vissuto con serietà, professionalità e passione, senza mai tirarsi indietro, il compito che la vita personale e lavorativa gli aveva richiesto».

Ieri la direttrice Nunziella Di Fazio, il Comandante di Reparto Dr. Simona Verborosso e tutto il personale della Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza, hanno voluto dedicare loro diverse iniziative, per preservarne il ricordo e manifestare vicinanza alle loro famiglie.La ricorrenza del tragico incidente stradale ha rappresentato, in particolare, occasione per la promozione di una iniziativa di solidarietà sociale e di sensibilizzazione sul tema della donazione di sangue, nel territorio catanese che, come anche sottolineato dal Sig. Prefetto di Catania in una recente conferenza con i referenti delle Pubbliche Amministrazioni, soffre al momento della mancanza di un numero adeguato di sacche di sangue.A tal riguardo, grazie al contributo dell’Associazione Donatori Volontari Sangue San Marco ETS, e alla disponibilità resa alla Direttrice di Piazza Lanza dal segretario generale Rosario Battiato e dal presidente Giuseppe Mario Frezza, in data 19 Settembre 2024, presso il piazzale antistante la Casa Circondariale, è stata posizionata un’autoemoteca dalle ore 8.00 alle ore 12.00, in modo da fornire la possibilità sia al personale penitenziario che a chiunque fosse interessato, di effettuare una donazione di sangue e/o avviare le attività di screening, ad essa propedeutiche.Altresì, nel pomeriggio della stessa data, alle ore 15.00, è stata celebrata dal Cappellano dell’Istituto Antonio Giacona una Messa in memoria, presso la cappella dell’Istituto di Piazza Lanza, a cui hanno partecipato Unità di Polizia Penitenziaria e del Comparto Funzioni Centrale, gli Operatori Penitenziari, i familiari dei dipendenti scomparsi e i detenuti addetti al lavoro per la Manutenzione Ordinaria del Fabbricato (MOF), ultimo posto di servizio ricoperto dai tre poliziotti.La messa è stata animata dai Volontari della Cappellania e dal Coro dell’Associazione Nazionale Bersaglieri di Mineo (luogo di residenza dei dipendenti deceduti), che ha dato la propria disponibilità, per il tramite del responsabile Antonino Catalano, a svolgere al termine della cerimonia religiosa un breve concerto con l’esecuzione di alcuni brani e del “Silenzio”, in memoria dei poliziotti scomparsi.«Il vuoto lasciato dai nostri ragazzi non è facile da colmare», ha dichiarato la Direttrice, «ma il ricordo di ciò che sono stati deve renderci orgogliosi di averli conosciuti».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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