Catania, gli agenti aderenti al Siap annunciano una «possibile mobilitazione» sul nodo stipendi

Di Redazione / 05 Novembre 2024

L’aumento contrattuale c’è, ma sono solo «20 centesimi l’ora per il notturno». Per questo c’è solo una «moderata soddisfazione per gli aumenti salariali annunciati dal Governo» ma «disappunto riguardo agli scarsi investimenti sul territorio per migliorare le condizioni del personale e l’efficienza dei servizi di controllo». A scriverlo è il Siap, sindacato degli agenti di Polizia di Catania, al termine della propria assemblea generale.

La segreteria provinciale del sindacato annuncia una possibile mobilitazione locale «per sensibilizzare l’opinione pubblica e denunciare la situazione critica che si sta delineando a Roma, una situazione che inevitabilmente influisce sulla qualità della sicurezza dei cittadini». Tra le molte criticità evidenziate durante l’incontro l’incremento di soli 20 centesimi per l’indennità notturna mentre per il sindacato rimangono irrisolte le problematiche relative al lavoro straordinario che, «oltre a essere il meno pagato di tutta la pubblica amministrazione, viene liquidato con un ritardo medio di due anni». Sono rimaste inoltre sospese – aggiunge il Siap «numerose rivendicazioni fondamentali per il funzionamento della polizia, specialmente quelle legate alla protezione degli agenti, sempre più spesso vittime di aggressioni verbali e fisiche durante lo svolgimento del servizio».

Per quanto concerne le ripercussioni locali, il segretario provinciale del Siap di Catania Tommaso Vendemmia ha espresso “grande preoccupazione per la tenuta dell’apparato di sicurezza e per le garanzie di tutela del personale in particolare riguardo alla normativa sulla sicurezza dei lavoratori e sui luoghi di lavoro, ancora non applicata alla Polizia di Stato catanese». «In una città di frontiera e a vocazione turistica come Catania, vittima di una gestione strutturale inefficiente – sottolinea il Siap – i Questori non hanno potuto disporre di strumenti adeguati, e la mancanza di risorse economiche e umane grava sempre più pesantemente sui rappresentanti della collettività, spesso indifferenti a questi temi»

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Pubblicato da:
Leandro Perrotta