Catania
Catania, “Fuggo da casa dell’amante”: la scusa del ladro di catalizzatori
Catania – I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale hanno arrestato un catanese 40enne, sorpreso nella flagranza del reato di tentato furto aggravato. Un cittadino ha allertato l’operatore del 112 NUE avvertendolo d’aver visto un uomo rannicchiato in via Messina sotto una macchina, probabilmente per rubarne il catalizzatore.
L’arrivo della gazzella ha provocato la fuga del ladro che a gambe levate si è diretto verso Piazza Duca di Camastra, dove però ha trovato l’equipaggio di un’altra pattuglia che lo ha immediatamente bloccato.
Singolare la giustificazione addotta dall’uomo ai militari infatti, trafelato, aveva detto loro che quella corsa era motivata dalla necessità di fuggire dall’abitazione della sua amante a causa di un improvviso rientro del marito.
Ovviamente i militari non gli hanno creduto e pertanto, percorrendo a ritroso il percorso, hanno trovato l’autovettura del ladro parcheggiata nei pressi dell’Opel oggetto del furto, issata su un cric idraulico e con accanto il catalizzatore asportato, la smerigliatrice a batteria ed altri arnesi di lavoro. L’uomo, in particolare, è uno specialista di questa tipologia di reato e, solo il 6 aprile scorso, era già stato arrestato dai militari del Nucleo Radiomobile in via Sebastiano Catania, anche quella volta con le mani nel sacco e per le medesime finalità.
In particolare, i malviventi prediligono le autovetture più “datate” poiché all’interno del loro catalizzatore, a differenza di quelle di più recente produzione, sono contenuti maggiori quantità di metalli nobili che garantiscono maggiori profitti nella rivendita, realizzata a favore di commercianti senza scrupoli. Proprio per infrenare il fenomeno il Comando Provinciale ha impartito precise disposizioni ai reparti dipendenti che in effetti, dallo scorso mese di aprile, hanno consentito l’arresto in flagranza di ben otto malviventi.
L’uomo, espletate le formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA