Catania – C’è una domanda che sorge spontanea vedendo le foto che pubblichiamo in questo articolo. Ma i vigili urbani esistono ancora a Catania perché l’altro giorno, in più di due ore a spasso per via Etnea, non ne abbiamo visto neanche uno. E ci auguriamo sia stato un caso.
E allora, se esistono ancora, è possibile conoscere quante multe hanno elevato a tutti coloro che continuano indisturbati a posteggiare in via Etnea, salotto della città e soprattutto area a transito pedonale? Perché è chiaro e sacrosanto che il sindaco Pogliese sbandieri ai quattro venti che la nostra stupenda Catania è tornata al centro del transito turistico della Penisola. E di questo siamo tutti soddisfatti. Ma vorremmo capire da lui cosa offriamo di tanto civile a questi visitatori se non riusciamo neanche a garantire l’ordine e il rispetto delle regole anche nelle questioni più banali come garantire un’area a transito pedonale o il rispetto delle regole nella raccolta dei rifiuti.
E lo stesso discorso vale per le altre poche zone a transito vietato della città, come piazza teatro Massimo e la via omonima, con le auto posteggiate a “lisca di pesce”. Nelle altre città turistiche i centri storici sono ormai quasi del tutto chiusi e pullulano di ristorantini, bar e ritrovi, che tra l’altro col clima che ci ritroviamo, potrebbero tenere i tavolini per strada per quasi tutto l’anno. Qualcuno osserverebbe che però da noi il problema sono i mezzi pubblici sempre in ritardo. Non è vero perché di solito ci si muove con mezzi pubblici come la metropolitana che da noi arriva sino a piazza Stesicoro e di soluto è puntuale. I centri storici chiusi diventano volano di ricchezza e di attrazione turistica. Invece a Catania ci si deve limitare a disporre il divieto soltanto in alcune piazze o poche vie, chiuse al transito dopo guerre intestine e forti prese di posizione.
Il danno maggiore è che dopo poco tempo e probabilmente nessun controllo queste aree, come se nulla fosse, vengono nuovamente invase dal caos ed ecco spuntare i soliti strafottenti e la solita inciviltà dei cittadini che si sentono “spacchiusi” e se ne fregano delle regole. Ecco l’immagine della via Etnea piena di auto posteggiate (le foto risalgono a qualche giorno fa) e dove ognuno fa quello che vuole è la vera rappresentazione di una città che vive con poche regole. Addirittura abbiamo visto con tranquillità transitare sulla corsia del bus auto senza alcun pass, furgoncini per la consegna di merce, motorini. E lo stesso dicasi in piazza Università.
A questo punto diamo un modesto consiglio al sindaco Pogliese e al suo assessore alla viabilità. Se non si riesce in questa città a far rispettare neanche le regole più banali si abbia il coraggio di eliminare tutto e tornare alla viabilità precedente. Quella di qualche decina di anni fa in cui per via Etnea si poteva transitare con l’auto tranquillamente. Sia a salire, ma talvolta anche a scendere. Si salverà almeno così la faccia di una città che gli stessi cittadini non rispettano. Con buona pace per via Etnea e per quella di una città invasa dalle auto. E dire che ci lamentiamo quando i giornali nazionali ci relegano negli ultimi posti per vivibilità e ai primi per la tassa rifiuti…