Catania, ecco i ventiquattro nuovi allievi della Scuola Superiore
Cerimonia di benvenuto a villa San Saverio per studenti e studentesse accompagnati dalle loro famiglie e dai professori ‘mentor’
«Ci vuole un villaggio per crescere un bambino», recita un proverbio africano. Parafrasando il proverbio citato da una delle ‘matricole’, l’aspirante letterata Bianca Cannavò, il “villaggio” ha preso forma nel college universitario di Villa San Saverio che, per un giorno, ha accolto nella propria corte le famiglie dei nuovi iscritti insieme con i loro ‘mentor’: quei professori e quelle professoresse ‘speciali’ che hanno supportato gli allievi nel corso dei loro studi liceali, aiutandoli a maturare interessi e passioni, pronti adesso a decollare attraverso un percorso accademico d’eccellenza.
Il ‘villaggio’ della Scuola Superiore di Catania ha infatti dedicato ai venti nuovi allievi iscritti ai corsi di laurea dell’Università di Catania per l’anno accademico 2024-25 e, per la prima volta, anche alle quattro “new entries” iscritte ai corsi di laurea magistrali, una significativa e partecipata cerimonia che ha celebrato il successo di coloro che sono riusciti a superare la rigorosa selezione di accesso, nello scorso mese di settembre, ma al tempo stesso restituito il giusto valore ai sacrifici dei genitori e alla dedizione degli insegnanti e mostrato loro la residenza di via Valdisavoia, l’ambiente nel quale, d’ora in poi, i ragazzi e le ragazze saranno chiamati a diventare adulti.
«Benvenuti nella vostra nuova SSCasa – ha esclamato l’ex allieva Silvia Majorana, giocando con l’acronimo della Scuola -. Noi dell’associazione degli “Alumni” siamo pronti a darvi supporto e a coinvolgervi nelle nostre iniziative sociali e culturali». Un simbolico ‘cinque’ è arrivato ai ‘nuovi’ anche da Luciano Mandolfo, rappresentante degli attuali allievi: «Siamo certi che porterete un importante contributo alla nostra comunità». Per loro anche i consigli e la testimonianza di Valentina Acquaviti, ex allieva e oggi impiegata a Milano come Business Analyst per Intesa San Paolo, e un biglietto in regalo per assistere all’incontro con il filosofo Umberto Galimberti, a Catania nel mese di gennaio.
A nome dei nuovi arrivati Giuseppe Monaco (classe di Scienze sperimentali) e Bianca Cannavò (classe di scienze umane e sociali), hanno raccontato le loro prime “good vibrations” nei primi giorni di permanenza, ringraziando i professori mentori ed elencando alcuni buoni propositi. «Siamo consapevoli di avere una chance – hanno osservato - che, per vari motivi anche legati al contesto, ad altri della nostra stessa età non è concessa».
Come dire, entusiasmo ma anche responsabilità. Paola Coppola, Giulia De Luca, Samuele Lombardo, Giuseppe Monaco e Filippo Troina, provenienti dal Liceo scientifico statale Galilei di Catania, Bianca Cannavò, Angelo Miraglia, Giulia Aloisi e Francesco Maria Reitano (Iis Concetto Marchesi di Mascalucia), Angela Greco ed Elena Maria Pia Sinatra (Convitto Nazionale Mario Cutelli di Catania), Giorgio Abbate e Marco Civello (Liceo scientifico Galilei-Campailla di Modica), Gianlorenzo Battaglia (Liceo classico Spedalieri di Catania), Vittoria Gugliotta (Iis Archimede di Rosolini), Mariachiara Regolo (Is Majorana-Arcoleo di Caltagirone), Benedetto Teresi (Liceo Megara di Augusta), Giovanni Coco (Iis Ruiz di Augusta), Lorenzo Montano (Liceo scientifico Galilei di Palermo) e Giulio Ranno (Liceo scientifico Fermi di Paternò) sono attesi da impegni e opportunità gratificanti ma anche regole e standard da rispettare, come hanno ricordato il rettore Francesco Priolo e il presidente della Scuola Daniele Malfitana. Lo stesso dicasi per i neolaureati triennali Federico Catania, Alessandro Motta, Daniele Di Prima e Giovanni Giacalone, chiamati a confrontarsi con il percorso che li porterà a conseguire la laurea magistrale.
«Complimenti per aver superato la prova di accesso – si è complimentato il rettore -, ma non sia adesso un traguardo bensì un trampolino. Non sentitevi mai arrivati, quello che avete ve lo siete conquistati ma ora avete una grande responsabilità, perché lo status di allievo va mantenuto con il lavoro di ogni giorno: l’università investe su di voi, mettendovi a disposizione dei benefit e delle proposte culturali di altissimo livello. Tutto ciò che riuscirete a ottenere, va perciò restituito in qualche modo alla società». «E’ uno dei momenti più proficui per frequentare questa scuola – ha rimarcato il professor Malfitana -: abbiamo una grande disponibilità di risorse per il potenziamento del bagaglio formativo e una grande collaborazione con altre scuole di eccellenza italiane ed estere, con numerose occasioni di mobilità».
«Ci sono delle regole da rispettare ma il college non è comunque una caserma – ha precisato il direttore amministrativo Armando Conti -. Tutti noi dello staff saremo pronti a trovare soluzioni adeguate a qualunque problema, per sostenere il vostro percorso». Un itinerario – hanno ricordato infine i due coordinatori delle Classi Adriana Di Stefano e Giuseppe Angilella – che a partire dai prossimi mesi vedrà inevitabilmente tanti progetti di vita incrociarsi, nell’ambito della convivenza tra ragazzi e ragazze della stessa età ma con interessi diversi e, al di là della naturale inclinazione allo studio e alla ricerca di ciascuno di essi, anche la graduale costruzione di maturi profili umani e di vita, oltre che professionali.