CATANIA – Chi venne allora “deportato” nel quartiere di San Berillo nuovo è oggi una persona anziana che ha vissuto direttamente e sulla propria pelle la ferita che da oltre sessant’anni dilania il centro della città, cancellando nel degrado l’area che dal corso Sicilia dovrà declinare verso la stazione, il mare e il futuro waterfront, a sua volta inserito nel progetto di riqualificazione del porto. Quella di oggi è una tappa certamente importante, con la consegna da parte del sindaco Bianco dei primi lavori per opere di urbanizzazione e verde nell’area limitrofa alla scuola “Vespucci” (che per fortuna resterà al suo posto), e che può segnare una svolta in una vicenda lunga e spinosa, in cui la concertazione tra pubblico e privato, ovvero tra Comune e proprietari delle aree, è stata fin dai lontanissimi anni ‘60 a dir poco problematica, con l’ostacolo dell’indice di cubatura, in particolare, che ha fatto perdere decenni (e negli anni ‘90 montagne di soldi pubblici dovuti come risarcimento) tra battaglie legali, accordi, integrazioni e ritardi, il tutto mentre la città aspetta ancora un Prg che possa delineare la prospettiva d’insieme della Catania del futuro.

Una tappa importante, comunque storica, perché da oggi in questa complicata interazione tra pubblico e privato si avvia un percorso in cui si comincia a ragionare di cantieri, cronoprogramma, obiettivi, occupazione – invocata in modo disperato da un comparto edile al tracollo – ma senza dimenticare che siamo solo all’inizio di un intervento urbanistico di enorme portata, in cui ci sarà l’obbligo di chiudere con un passato che ha segnato la storia del Piano di risanamento di San Berillo, e procedere con tempi “giapponesi”, o quasi, verso l’obiettivo finale, che magari gli stessi “deportati” di sessant’anni addietro spererebbero di poter almeno vedere, e forse sarebbe giusto così.

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Questa mattina, dunque, alle 10,30, il sindaco Bianco ha consegnato il primo dei quattro cantieri per l’avvio del risanamento del corso dei Martiri.

I primi interventi previsti dal Piano di risanamento di San Berillo riguardano le aree adiacenti al corso dei Martiri, una alle spalle della scuola Vespucci e una limitrofa alla chiesa del Crocifisso della Buona Morte in piazza Falcone. Le altre due aree interessate da questi interventi di prima urbanizzazione e verde pubblico, per un importo di poco superiore a 1,9 milioni, sono quelle a fianco di piazza Grenoble, che comprende il tratto di via Fischetti tra corso dei Martiri e via Archimede. La durata prevista dei lavori è di circa sei mesi.

Essenziale sarà anche l’iter che che dovrà portare a una conferenza dei servizi, propedeutica alla gara, per definire tutti gli aspetti tecnici e progettuali relativi alle aree Vp1 e Vp2, quelle di maggiore estensione a ridosso di piazza della Repubblica, per una spesa di oltre 14 milioni, dove è previsto un parcheggio interrato nella “fossa” che più simboleggia il degrado di corso dei Martiri, e un’area verde da 7885 mq in superficie.

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