Il quarantasettenne viaggiava a bordo dello scooter Beverly Piaggio quando – la dinamica viene stilata in queste ore dalla polizia municipale giunta sul luogo dell’incidente – si sarebbe visto sbarrare la strada da una Fiat Punto condotta da un uomo di 80 anni. Inevitabile l’impatto: la peggio è toccata allo sfortunato conducente del motoveicolo, finito sul selciato dopo un lungo volo. I soccorsi, allertati anche dalla squadra infortunistica della polizia municipale, sono giunti in pochi minuti. Le condizioni del povero centauro sono apparse subito gravi ai soccorritori e già sul luogo dell’incidente l’uomo è stato intubato e trasportato in ambulanza al vicino ospedale Cannizzaro, dove, nella notte, è stato operato. L’anziano conducente dell’automobile, invece, è stato ricoverato all’ospedale di Acireale per traumi vari.
Questo ennesimo incidente, che allunga la scia di sangue sul lungomare catanese, ripropone con forza e drammaticità la questione legata alla sicurezza. C’è stato un periodo in cui lo spartitraffico che divide le due carreggiate del viale Artale Alagona, dall’istituto Nautico alla piazza Mancini Battaglia, era stato rimosso. Era il luglio del 2014 e a capo dell’amministrazione comunale c’era il sindaco Enzo Bianco. La mossa suscitò aspre polemiche e si capì in fretta che bisognava tornare indietro. Così a ottobre dello stesso anno lo spartitraffico venne ricollocato e abbellito con la messa a dimora di piante fiorite.
Non c’è dubbio che quest’opera aiuta a evitare incidenti stradali perché impedisce pericolose inversioni a U e invasioni di carreggiata. E per questo in tanti vorrebbero che lo spartitraffico fosse allungato a tutto il lungomare, dividendo le quattro corsia un po’ come alla circonvallazione, ma senza alberi.
«L’allungamento dello spartitraffico al Lungomare e la messa in sicurezza di tutta l’arteria, così come della circonvallazione, del viale Vittorio Veneto, delle strade di accesso alla città e di altre strade ancora, sono inseriti nel progetto sulla viabilità, che comprende anche 30 chilometri di piste ciclabili – dice l’assessore competente della giunta Pogliese, Pippo Arcidiacono -. Aspettiamo, per fare tutto questo, la rimodulazione del Patto. In pratica serve il via libera del ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano. Il primo cittadino a fine luglio andrà a Roma e, se andrà bene come credo, di lì a poco potrebbe arrivare lo sta bene definitivo. Noi ce lo auguriamo, per potere così sbrigare in fretta la parte burocratica e dare il via ai lavori».