Giovedì prossimo alle ore 15 ripartiranno ufficialmente i lavori di ripristino della nuova darsena del porto, una data da segnare con il circoletto rosso, attesa da almeno due anni. All’evento, che definire storico non è eccessivo, saranno presenti Francesco Di Sarcina presidente dell’AdSP, Attilio Montalto, rup e segretario generale AdSP, Pietro Viviano, direttore dei lavori, e rappresentanti delle autorità locali.
Costo totale dell’operazione 30 milioni di euro, circa un anno e mezzo la tempistica prevista per la consegna e il collaudo dell’opera, poi finalmente inizierà una “nuova era” per lo scalo marittimo etneo che verrà così “liberato” dall'attuale presenza di tir e camion sul molo sporgente centrale, dove arrivano anche le crociere, e nell’area a più stretto contatto con la città.
«La priorità è la sicurezza – aveva specificato Di Sarcina nella sua prima intervista pubblica su queste pagine – si deve evitare di esporre a rischi il porto, gli operatori che qui lavorano, e i cittadini». Il “timing” dei lavori alla nuova darsena era stato ben specificato già nel resoconto di “fine anno” del predecessore di Di Sarcina, il commissario Alberto Chiovelli, «ad ottobre 2021, dopo oltre due anni di “stop” sono stati consegnati i lavori di ripristino, inclusa l’attività di indagine nella parte delle paratie sott’acqua». Dopo oltre sette anni dalla prima inaugurazione, a cui erano seguiti subito dopo problemi strutturali di cedimento delle banchine e anni di stasi, e considerando la spesa complessiva di 100 milioni di euro, forse a inizio 2024 il porto etneo potrà avere una darsena traghetti davvero efficiente.
«Dare a Catania ciò che Catania merita – aveva detto ancora Di Sarcina – il lavoro da fare è grande, a livello locale e di sistema e con la visione delle grandi strategie. Si dovranno prendere decisioni forti e tutto il territorio dovrà dimostrare di voler seguire questa linea». Una parola data, e mantenuta, ad esempio sulla vicenda del molo di levante, chiuso a inizio maggio per ragioni di sicurezza e che verrà parzialmente riaperto, e solo di giorno, alla fine di luglio. Ma la vera svolta sarà la gara per la messa in sicurezza e rifacimento di tutto il molo, con il bando da 70 milioni di euro da pubblicare entro giugno e nei poco più di due anni di lavori previsti. Restano “in progress” le procedure burocratiche per il nuovo, anch’esso atteso, terminal crociere.