Catania: Davide non ce l’ha fatta. Morto il giovane rimasto ustionato alla Rofeme

Di Redazione / 27 Novembre 2018

CATANIA – Non ce l’ha fatta Davide Calogero, il ragazzo di 21 anni che il 16 novembre scorso è rimasto gravemente ustionato da una fiammata sprigionata da una pressa per lo stabilimento della “Ro.fe.me.” (Rottami ferrosi e metallici) allo stradale Primosole. Davide, che aveva riportato ustioni di terzo grado praticamente su tutta l’estensione del corpo, è morto oggi intorno a mezzogiorno nel centro Grandi ustionati del Cannizzaro dove era ricoverato. Secondo indiscrezioni trapelate dal commissariato di polizia di Librino, ci sono nove indagati fra gli amministratori della Ro.fe.me. per omicidio colposo.

Pare che Davide quel giorno fosse andato a vendere ferraglia raccolta per strada come era solito fare. Avrebbe guadagnato pochi euro, ma per qualche giorno si sarebbe potuto togliere alcuni di quegli sfizi che i giovani della sua età – ventuno anni compiuti lo scorso 19 febbraio – possono legittimamente coltivare dopo essersi spaccati la schiena col lavoro. Davide Calogero, però quegli euro non li spenderà mai.

E’ ancora un mistero come se le sia provocate quelle ustioni, perché pare che nel frangente in cui è stato investito da una fiammata, accanto a lui non ci fosse nessuno. Inoltre il luogo in cui si è verificato l’incidente non è coperto dalle telecamere installate all’interno del perimetro aziendale. Però sembra certo che la fiammata sia scaturita dalla pressa che stava lavorando su alcuni rottami. E, ovviamente, qualcuno questa pressa deve averla messa in moto. Sicuramente non Davide.

L’ipotesi investigativa principale è che nella pressa si trovasse per motivi misteriosi una tanica di benzina o, ancora più probabilmente, un’autovettura da demolire il cui serbatoio non era stato svuotato. E’ bastato il lavoro della macchina per provocare la scintilla che ha provocato, con la benzina per l’appunto, l’effetto lanciafiamme fatale al ragazzo. È stato aperto un fascicolo e la pressa è stata sequestrata. Se le ipotesi investigative venissero confermate dai rilievi, difficile pensare che in questa tragedia qualcuno non abbia avuto gravi responsabilità. Da qui i nove indagati per omicidio colposo.

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