Controlli dei poliziotti del Commissariato di Borgo-Ognina, coadiuvato dall’Asp Spresal all’interno del porto di Catania e in particolare in alcuni cantieri navali per prevenire e contrastare il fenomeno dei reati in materia ambientale e sicurezza dei lavoratori.
Particolare rilievo ha assunto il controllo effettuato presso un cantiere navale all’interno del quale è stata accertata la presenza di un grande capannone con all’interno un’officina destinata alla riparazione e manutenzione dei natanti, risultata in cattivo stato di conservazione strutturale e con una copertura in amianto e con delle fessurazioni. Riscontrata anche la presenza di attrezzature di lavoro che non rispettano i requisiti essenziali di sicurezza, il cui uso può risultare pericoloso durante l’utilizzo degli operatori e la presenza di solventi e benzina in stato di completo abbandono e a rischio incendio/esplosione poiché in concomitanza è stato accertato un impianto elettrico in pessime condizioni. Trivati anche rifiuti rifiuti speciali e pericolosi e la presenza di residui oli e grassi riversati per terra in direzione mare che, con le piogge, potrebbero giungere direttamente in acqua. L’officina è stata interdetta all’uso e alcune imbarcazioni poste nel piazzale e stabilizzate con supporto in legno, sono state delimitate e interdette all’accesso dei lavoratori a causa sei pericoli connessi ai supporti su cui poggiano. Ancora, a fronte di una concessione per occupazione specchio d’acqua, il titolare del cantiere si è ampliato ormeggiando nello specchio d’acqua innanzi al cantiere e in modo del tutto abusivo, 7 barche. Infine, il procuratore del cantiere, ha anche oltraggiato il personale dell’Asp.
Il titolare del cantiere navale e il procuratore sono stati denunciati per gestione illecita di rifiuti, occupazione abusiva di specchio acqueo, oltraggio a pubblico ufficiale e violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
A seguire, è stato controllato, sempre sulla stesso versante, un altro cantiere navale e, anche in questo caso, anche se di minor rilievo, sono state riscontrate alcune criticità come la presenza di 1 estintore scaduto in un locale destinato a deposito dove, tra l’altro, vi erano bidoni con all’interno materiale infiammabile mal custodito e, tra l’altro, con un pessimo impianto elettrico. Il deposito di lavoro all’interno del cantiere è risultato in cattive condizioni strutturali per soluzioni di continuità del pavimento e per la presenza di un fatiscente impianto elettrico. Il gestore è stato denunciato per violazione delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.