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Catania città senza regole, entro ottobre test per trenta nuovi vigili urbani

Di Cesare La Marca |

Un problema, in una città assediata da una viabilità caotica e sregolata, e da una serie di piccole e grandi infrazioni che mettono a rischio ambiente, ordine pubblico e sicurezza.

L’infrazione al volante più clamorosa e discussa nelle ultime settimane, l’uso del cellulare alla guida, è stata fronteggiata con appena 133 multe nei primi sette mesi dell’anno, a fronte delle 415 nello stesso periodo del 2017, senza che questa pessima abitudine risulti per la verità in calo né tanto meno debellata. «Noi viviamo una condizione di grande difficoltà determinata dalle oggettive carenze d’organico dopo l’ultimo concorso espletato nel 1990 – spiega il sindaco Salvo Pogliese – e dunque abbiamo esigenza di un turn over, ma ad oggi possiamo limitarci a un’accelerazione del concorso per i trenta vigili a tempo determinato per cinque mesi, che non è una soluzione ma in questa fase un supporto molto utile per i controlli sulla viabilità».

Le domande sono state 4.931 per i 30 posti per 5 mesi, segno che c’è una forte aspettativa in una fase nera per il lavoro, che novità ci sono sui tempi?

«La selezione sarà gestita come è noto dal Formez, i componenti della commissione sono stati individuati, noi dobbiamo garantire venti giorni per lo scritto e venti per l’orale, e dunque contiamo di giungere alla prova che selezionerà i primi 150 candidati intorno alla metà di ottobre, ed entro novembre concludere le selezioni, anche perché c’è l’urgenza di rafforzare i diversi servizi sul territorio».

I nuovi vigili a tempo saranno utilizzati in prevalenza per la viabilità, ma le necessità sono diverse.

«Ne ho parlato con il comandante Sorbino, gli ho dato direttive molto rigide, per noi l’assoluta priorità è il ripristino delle regole in tutti i settori – aggiunge il sindaco – in quello ambientale c’è necessità di controlli più incisivi nel settore dei rifiuti per chi non rispetta gli orari o per i pendolari che depositano il sacchetto nei nostri cassonetti, nella viabilità particolare attenzione ho chiesto per reprimere l’uso del telefonino da parte di chi è alla guida, ma le infrazioni sono tantissime, dal semplice pacchetto di sigarette al fazzoletto di carta gettato per terra in poi, cose che i turisti notano più di altri; per questo ho chiesto al comandante Sorbino di dare il messaggio chiaro che il tempo della tolleranza è finito, e per questo siamo impegnati a individuare risorse aggiuntive nel settore della vigilanza ambientale come su quello della viabilità, anche all’annona ci sono dei problemi, ma la questione vera è sempre quella della coperta corta e dell’organico della Polizia municipale».

In media vanno in pensione un paio di vigili al mese, come è inevitabile con un organico così “anziano”.

«Stiamo cercando di capire se ci sono supporti normativi per poter sostituire al cento per cento chi va in pensione. I vigili urbani hanno un ruolo fondamentale, e sono peraltro impegnati anche in controlli incrociati sulle strutture ricettive, dove sta emergendo un’evasione quasi totale, con 14 imprese del tutto abusive su 14 fin qui controllate. Questa è la nostra città, è bellissima ma purtroppo serve un’azione decisa in vari settori per ripristinare le regole».

Catania è compresa nelle 45 città con oltre 100mila abitanti in cui anche i vigili urbani in base al decreto sicurezza potranno utilizzare in via sperimentale il Taser, la “pistola elettrica”.

«E’ un’ipotesi concreta, ne ho parlato con il comandante Sorbino e ci stiamo confrontando anche su questo, del resto a Catania c’è un mancato rispetto dell’autorità delle divise, e dunque anche questa misura può essere utile».

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