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Catania Brt, Arcidiacono : «Al viale V. Veneto indietro non si torna»

Di Maria Elena Quaiotti |

Catania – Su viale Vittorio Veneto e la nuova viabilità una cosa è certa: “indietro non si torna”. A ribadirlo, per buona pace di residenti e commercianti, è Giuseppe Arcidiacono, assessore comunale alla Mobilità, che aggiunge: «Stiamo studiando alternative alla circolazione per ridurre il traffico sul viale. Pensiamo alla via Scammacca, per esempio, ma sarà una scelta ponderata. Abbiamo accolto quasi tutte le richieste dei commercianti sulla sosta breve e per il carico e scarico merci. Una volta aperte le scuole daremo ai genitori la possibilità di parcheggiare per accompagnare i bambini delle Elementari, mentre per i ragazzi della scuola media stiamo studiando la possibilità di utilizzare una navetta da 20 posti che dal parcheggio Sanzio faccia la spola con la scuola Mario Rapisardi nelle ore di entrata e uscita. Abbiamo già la disponibilità di Amt, sono in corso i confronti necessari con le parti per decidere se adottare o meno, e in che termini, questa soluzione».

Intanto ieri mattina il viale Vittorio Veneto è andato letteralmente in tilt: sui social circolano foto e video che mostrano chiaramente le difficoltà di un motorino a transitare nella giungla di auto, alcune anche parcheggiate fuori posto e che impediscono agli autobus che ancora viaggiano fuori dalla corsia protetta di procedere, la fila di macchine che arriva fino alla circonvallazione. Ieri pomeriggio, all’incrocio con via Gabriele D’Annunzio ha fatto la sua apparizione un vigile urbano a regolare i semafori per permettere un traffico più regolare, continue infrazioni degli automobilisti a parte. Una presenza accolta con plauso dai commercianti: «Sa da quanto tempo non si vedeva un vigile qui? Una volta c’era ed era fisso. Si migliora il traffico all’incrocio, ma le file si creano lo stesso». «La risincronizzazione dei semafori – aggiunge Arcidiacono – è un tema notato anche dall’assessore alla Polizia locale, Alessandro Porto, interverremo anche su questo. E miglioreremo al massimo la viabilità, riducendo il più possibile l’impatto del traffico e educando i cittadini all’utilizzo dei mezzi pubblici».

«La verità – scuote la testa Domenico Di Guardo, che risiede al viale da almeno vent’anni – è che la gente è stanca, abbiamo un centro commerciale aperto dichiarato e nessuno l’ha mai tutelato. E sono anni che denuncio questa situazione. Certo, un po’ è colpa dell’inciviltà generale, avere le stesse brutte abitudini come il parcheggio in seconda o terza fila pur di essere “comodi”, non vedere di buon occhio il cambiamento. Io non sono contro il Brt, perché è un servizio. Ma mi deve portare beneficio, non creare danno. Lo sa come sono combinati i Brt a Catania? Tutti danneggiati. E ci vorrà poco per far “saltare” anche questi cordoli, con questo traffico». «Una strada che finora è stata di quattro corsie – commenta Francesca Vicino, titolare di un negozio proprio all’incrocio con via Gabriele D’Annunzio – come si può ridurre a due corsie, con il traffico che c’è in questa zona? Ci sono negozi, banche, e ancora non hanno aperto le scuole. Allora sì che ne vedremo delle belle. I genitori continueranno a posteggiare in mezzo alla strada come hanno sempre fatto, con le conseguenze del caso perché i catanesi lo sa, non la mandano a dire. Io la prevedo proprio brutta. Ma è un duro colpo anche per noi commercianti, perché le persone che sanno che la fila arriva alla circonvallazione non si azzarderanno certo a venire fino a qui».

E pensare di utilizzare i mezzi pubblici? «Vede, non tutti possono farlo – risponde – perché chi lavora ha orari da rispettare e gli autobus, specie in questa città, non hanno mai funzionato. Certo, non ci spiacerebbe che qualcosa cambiasse. Ma mi chiedo, se oggi io da qui dovessi andare prendere un bus, dove potrei aspettarlo? Non ne ho idea. Io sono stata a Milano e Torino, le fermate sono in piena sicurezza, qui ancora non si capisce dove si fermeranno e come. E quali linee passeranno? Solo il Brt o anche gli autobus normali?».

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