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Catania, barbiere “clandestino” in un garage a Librino: nove denunciati

Di Redazione |

CATANIA – Un barbiere “clandestino” è stato scoperto dalla polizia di Catania in un garage del popoloso quartiere di Librino durante volti alla verifica del rispetto delle prescrizioni normative per il contenimento del contagio da Covid-19. L’attività abusiva di parrucchiere per uomo era priva di qualsiasi autorizzazione.

I poliziotti hanno effettuato un controllo all’interno dello spazio condominiale adibito a parcheggio, in un complesso abitativo in viale San Teodoro. Durante tale controllo hanno notato due individui che accedevano all’interno di uno dei garage: una volta entrati, si sono accorti che in quel locale, peraltro in uno spazio di appena 12 metri quadrati senza finestre e senza prese d’aria, era stata allestita l’attività di barbiere. Un giovane era intento a tagliare i capelli a un cliente e altri sette avventori, tra i quali tre minori, attendevano il loro turno, sprovvisti di qualunque dispositivo di protezione e senza rispettare le distanze di sicurezza.

Dopo aver fatto uscire dall’angusto locale tutti i presenti, gli agenti hanno proceduto a ritirare le relative autocertificazioni, nelle quali tutti e sette gli avventori affermavano di essersi recati in quel luogo per farsi tagliare i capelli. Alla luce di ciò sono stati sanzionati per il mancato rispetto delle prescrizioni normative.

Al barbiere è stato contestato l’esercizio dell’attività, pur non essendo in possesso della prescritta SCIA e in contrasto con le misure di contenimento del Covid-19; è stata anche contestata la mancata iscrizione alla Camera di Commercio, all’albo degli artigiani, con sanzione accessoria della chiusura a tempo indeterminato e l’apposizione del relativo sigillo sulla porta di ingresso del locale.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA