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«Catania avrà il suo forno crematorio»: ecco dove sorgerà

Di Cesare La Marca |

Ma per una città metropolitana come Catania questa è ormai un’esigenza pressante, perché il camposanto è al limite della saturazione di spazi e loculi, e perché nel tempo sono aumentate prese di coscienza e richieste rispetto alla scelta della cremazione, non più vietata dalla Chiesa a precise condizioni (conservazione delle ceneri in un luogo sacro e divieto di disperderle all’aperto) e a patto di non essere un atto “contro la dottrina cristiana”.

I tempi sono maturi dal punto di vista etico, insomma, ma sono difficilmente prevedibili da quello tecnico, anche se è in fase avanzata il progetto da circa cento milioni del nuovo cimitero in project financing da realizzare a Librino in un’area già individuata nella proposta di Prg dall’amministrazione Stancanelli, non distante dall’ospedale San Marco e dal centro commerciale Porte di Catania, e chi non è già troppo avanti negli anni può ragionevolmente sperare di trovarvi posto un lontano giorno, magari optando eventualmente per la cremazione. I privati hanno interesse, eccome, e sono tre le proposte per la progettazione esecutiva e definitiva del nuovo cimitero giunte all’esame di Palazzo degli Elefanti.

«Il forno crematorio verrà realizzato – conferma l’assessore con delega al Cimitero, Giuseppe Arcidiacono – seguendo l’iter già avanzato del progetto di finanza o in alternativa se necessario ampliando l’area del vecchio cimitero limitrofa a via Madonna del Divino Amore».

Allo stato attuale, è atteso un parere legale dal Collegio di difesa, poi l’iter dovrebbe procedere con la valutazione delle proposte e selezione del progetto, prima del passaggio in Consiglio comunale e alla successiva gara d’appalto. Le proposte dei soggetti privati, per un cimitero con viali e aree verdi oltre all’impianto crematorio, sono giunte dalla Tecnis a cui poi subentrò la Cme, da un’Ati formata dal Consorzio stabile Sac costruzioni di Benevento, dalla New Building di Catania e dalla Gresy appalti di Maletto, e da un raggruppamento temporaneo d’imprese di Siracusa, capogruppo la Rem srl.

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