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Catania, arrestati due nigeriani: avevano “ordinato” una ragazza per farla prostituire

Di Redazione |

La Squadra Mobile di Catania ha fermato su decreto della Procura etnea due nigeriani accusati a vario titolo di di tratta di persone, con le aggravanti della transnazionalità, di avere esposto a pericolo la vita o l’incolumità delle persone trasportate – facendole imbarcare su natanti occupati da numerosi migranti privi di ogni necessaria dotazione di sicurezza – e di avere agito al fine di reclutare persone da destinare alla prostituzione o, comunque, allo sfruttamento sessuale ed al fine di trarne profitto.

Si tratta di Doris Osaheruwumen di 28 anni, intesa Anita, arrestata a Imola e Godwin Osariemen di 21 anni arrestato a Caltagirone. I due sono stati arrestati dopo il racconto di una ragazza giunta al porto di Catania, in occasione dello sbarco di 432 migranti, di varie nazionalità, a bordo della nave “Aquarius” della “SOS Mediterranee”. La ragazza ha raccontato i dettagli del viaggio e di come il fratello l’aveva informata della possibilità di raggiungere l’Italia dove una coppia di connazionali era disponibile ad accoglierla.

Ma prima di partire come al solito, in questo casi, c’era stata la sottoposizione al rito voodoo con il quale si era impegnata ad obbedire alla donna per la quale avrebbe lavorato ed a corrisponderle la somma di 40 mila euro, altrimenti sarebbe morta. “Anita”, la donna cui era destinata, già subito l’arrivo della sua ragazza si è prodigata per far sì che arrivasse presto a Imola e aveva incaricato l’altro arrestato di prelevarla dal Cara di Mineo per la sua immediata immissione nel circuito della prostituzione. La ragazza vittima è stata trovata a casa di Anita ed è stata collocata collocata in una comunità protetta per donne vittime di tratta.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA