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Cassonetti in fiamme a Catania: la denuncia di un consigliere della circoscrizione “Borgo Sanzio”

Di Carmela Marino |

Catania – Orazio Grasso, consigliere della III municipalità di Catania “Borgo Sanzio”, segnala in una nota i molteplici casi in cui in città sono stati dati alle fiamme, cassonetti e contenitori per la differenziata. Di seguito la nota a firma del consigliere: 

«Negli ultimi mesi in molte parti della città si sono registrati casi di cassonetti bruciati e contenitori della differenziata letteralmente andati in fumo. L’ultimo episodio proprio nei pressi di via Umberto. Un campanello dall’allarme da non sottovalutare soprattutto in un territorio, come quello di “Borgo-Sanzio”, dove da tempo si effettua la raccolta differenziata. Quello successo pochi giorni fa è un campanello d’allarme che non deve passare assolutamente in secondo piano. Che si sia trattato di un’azione delinquenziale da parte di gente senza scrupoli oppure di un incidente, l’unica cosa certa sono i danni per il territorio ed i disagi per i residenti costretti a restarsene chiusi in casa, per non respirare i fumi tossici, in attesa del pronto intervento dei vigili del fuoco.

In qualità di consigliere della circoscrizione di “Borgo-Sanzio” chiedo maggiori controlli e più collaborazione da parte dei cittadini che hanno il dovere di segnalare alle forze dell’ordine eventuali focolai che, in pochi minuti, possono diventare qualcosa di ben peggiore. Il rischio è che bande di criminali possano tentare di incendiare decine di sacchetti o contenitori di plastica della spazzatura sparsi sui marciapiedi o ai bordi delle corsie dell’intera III municipalità. Oltre al degrado e alle nubi tossiche, il rischio inevitabile è quello di veder aumentare i disagi legati alla presenza dei rifiuti a “Borgo-Sanzio”.

Per tutte queste ragioni- lo ribadisco- è fondamentale garantire maggiori controlli in tutto il territorio. Senza presidi costanti delle forze dell’ordine e senza la cittadinanza attiva della gente, si mette continuamente a rischio l’ambiente e la salute stessa dei catanesi. Stiamo lavorando per educare le persone ad una accorta politica improntata sul riciclaggio e sul rispetto dell’ambiente ma se i roghi dei cassonetti dovessero continuare il rischio è quello di vanificare i risultati raggiunti finora».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA