Notizie Locali


SEZIONI
Catania 16°

Il caso giudiziario

Il caso del mediatore curdo Heval Talip, la Cassazione annulla l’ordinanza del Riesame. Che dovrà esprimersi di nuovo

Da quasi cinque mesi in custodia cautelare, il mediatore culturale di origine curda è coinvolto in una inchiesta sul terrorismo in quanto ha fatto da interprete a Baris Boyun, un "signore del crimine" arrivato in Italia come richiedente asilo

Di Redazione |

Dopo quasi cinque mesi di custodia cautelare in carcere, vengono parzialmente accolte dalla Corte di Cassazione le ragioni della difesa per la liberazione di Abutalip Burulday, 50enne mediatore culturale residente a Catania di origine curda noto come “Heval Talip”. L’uomo è in carcere dal 22 maggio. È coinvolto, pur senza aver commesso «reati di fine», in una grande operazione antiterrorismo internazionale coordinata dalla procura di Milano e che ha riguardato altre 18 persone in vari luoghi. Burulday è stato l’interprete di Baris Boyun, sbarcato da migrante in Italia e richiedente asilo ma in realtà “signore del crimine” curdo e residente in Turchia dedito a terrorismo, traffico di droga, sfruttamento dell’immigrazione, e Burulday è accusato di far parte della sua organizzazione. Detenuto da allora a piazza Lanza, a Catania, secondo l’accusa sarebbe stato «interprete personale di Boyun» e «prestanome per far giungere in Italia denaro di provenienza illecita dalla Turchia», scrive il Gip nell’ordinanza.

Giorno 15 ottobre c’è stata l”udienza in Corte di Cassazione contro il rigetto, avvenuto lo scorso 14 giugno da parte del Tribunale del Riesame di Milano, della sua richiesta di scarcerazione. E la Suprema corte ha «annullato, con rinvio, l’ordinanza del Riesame», riferisce il legale dell’uomo, Giacomo Giuliano. L’avvocato si dice «tiepidamente soddisfatto della notizia, notificata stamattina via pec». Per l’eventuale scarcerazione di Burulday, che per la difesa è coinvolto nella vicenda solo incidentalmente a causa del suo lavoro di mediatore, bisognerà quindi attendere la nuova udienza del Tribunale del Riesame e una nuova valutazione del caso. Al momento la decisione della Cassazione «ci fa pensare che le repliche e le memorie in opposizione alla Procura generale che aveva chiesto il rigetto del nostro ricorso e aggiuntivi ai motivi già esposti in sede di ricorso, siano state accolte, almeno in parte. Ma le motivazioni non sono ancora arrivate, vedremo se è davvero così quando leggeremo il provvedimento», spiega il legale. Per quanto riguarda le indagini sull’inchiesta relativa all’organizzazione di Abutalip Burulday, non ci sono al momento novità. «Non abbiamo notizie, e attendiamo il provvedimento 415 bis di conclusione delle indagini», conclude il legale dell’uomo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


Articoli correlati