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Cartoline e inciviltà catanesi: quella discarica con vista mare

Cartoline e inciviltà catanesi: quella discarica con vista mare

L’addio all’estate del Lungomare è davvero troppo amaro, tra i cartelli che raccomandano di non sporcare e che avrebbero dovuto trasformare dei vandali in persone civili

Di Cesare La Marca |

C’è poco da dire, davanti a certe immagini, che racchiudono tutto il bello e il brutto possibile di questa città. Si potrebbe chiedere scusa ai turisti che dall’alto dei bus colorati passano da piazza Nettuno e osservano stupiti e increduli tutta questa meraviglia e tutto questo degrado, spiazzati e probabilmente incapaci di decodificare con esattezza il luogo in cui sono capitati, la città in cui hanno scelto di trascorrere le loro vacanze, e dove non torneranno; o forse sì, magari molti di meno e agendo molto meno razionalmente di come dovrebbero, forse perché “scioccati” da Catania, nel bene più che nel male.   Scusa per questa discarica sulla scogliera lavica che mescola rifiuti e colori, il nero della roccia col verde della vegetazione e l’azzurro del mare, da dove s’intravedono i Faraglioni di Aci Trezza e l’Etna, ma tanto cosa importa ciò che si vede, cosa cambierebbero le ennesime scuse, che dovremmo ripetere tra pochi giorni, dopo l’ennesima bonifica magari dei volontari, per l’ennesima volta?   L’addio all’estate del Lungomare è davvero troppo amaro, tra i cartelli che raccomandano di non sporcare e che avrebbero dovuto trasformare dei vandali in persone civili. Nessuno ha visto, nessuno ha multato e nessuno ha segnalato questa e altre discariche tra gli scogli, perché per Catania questa e non la pulizia raccomandata dai cartelli è la situazione più normale, rimasta impressa nella memoria e nelle foto di decine di turisti stupiti e increduli.

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