Catania
Capo Mulini, si infrange il sogno per ex Perla Jonica: la Item è fallita
Capo Mulini (Catania) – Il sogno è durato poco più di sei anni. Tanto è trascorso da quando la Item Capomulini srl, agosto 2014, acquistò il complesso turistico “La Perla jonica” di Acireale, sino alla data di lunedì, coincisa con la sentenza di fallimento, pubblicata ieri, della società il cui nome è rimasto a lungo legato a quello dello sceicco Bin Hamed Alhamed e che adesso si è ritrovata costretta ad alzare bandiera bianca per via di un debito oltre 45 milioni a fronte di un “attivo circolante” di poco superiore a un milione.
La parola fine è racchiusa in quattro paginette, la prima delle quali reca i nomi dei giudici della Sezione Fallimentare del Tribunale di Catania che hanno pronunciato la sentenza: Mariano Sciacca, presidente, Lucia De Bernardin, relatore, e Sebastiano Cassaniti. In premessa viene dato atto della riunificazione di tre procedimenti, segnatamente di quello collegato all’istanza di fallimento depositata il 18 settembre dalla Procura attraverso il sostituto procuratore Fabrizio Aliotta, e dell’altro che ha visto la stessa Item presentare istanza di autofallimento proprio lunedì, dopo che il 27 luglio aveva rinunciato al ricorso per il concordato. Nel provvedimento è inserita pure la nomina dell’avv. Antonio Scribano come curatore, ruolo che gli impone, innanzitutto, di apporre i sigilli nella sede dell’impresa, sita al civico 41 di via Pietro Cossa a Roma, e sugli altri beni della società, il cui amministratore unico è Antonino Imburgia. Tra poco meno di sei mesi, il prossimo 13 aprile, l’adunanza dei creditori, nell’ufficio del giudice delegato, Lucia De Bernardin, per la verifica dello stato passivo.
Cala, così, il sipario su una scommessa importante, al pari delle dimensioni del complesso turistico che, costruito dai fratelli Costanzo nella prima metà degli Anni 70, chiuse i battenti una decina di anni fa. Una struttura dotata di poco meno di 500 stanze per un totale di circa 1.500 posti letto, capace di impreziosire l’offerta turistica isolana, elegantemente adagiata sul promontorio di Capomulini, la frazione più a Sud di Acireale, città che più di ogni altra “piange” il disastro. «Sembrava una storia già scritta – ha detto il sindaco, Stefano Alì – in quanto i segnali non lasciavano presagire alcunché di buono. Acireale continua ad attraversare un periodo drammatico e con la Perla Jonica si era aperta una speranza, tramontata dopo la chiusura anche dei due alberghi delle Terme e dell’Aloha d’oro. Mi auguro che si riparta con altri soggetti».
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