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Candelotti di tritolo, kalashnikov e fucili: in casa a Librino aveva un arsenale

Di Redazione |

CATANIA – Candelotti di tritolo, Kalashnikov, fucili, proiettili, caricatori. Aveva un vero e proprio arsenale nascoti in casa. Ma cosa stesse preparando il 44enne Orazio Coco nella sua abitazione di Librino è ancora un mistero. Quello che è certo è che la polizia di Catania lo ha arrestato prima che lui potesse portare a termime i suoi piani. 

Gli agenti si sono presentati alla porta di casa dell’uomo in massa e con tanto di cani antiesplosivo. Agli uomini della polizia di Stato etnea l’uomo aveva ammesso spontaneamente di conservare in un armadio 844 grammi tra marijuana e hashish, ma gli agenti hanno continuato il controllo, usando come detto anche due cani anti esplosivo, e trovando, oltre a un Kalashnikov e 10 candelotti di tritolo completi di detonatori e micce, tre fucili di vario calibro, un giubbotto antiproiettile, nove caricatori di diverso tipo.

I cani «Soan» e «Ultimo» hanno fiutato il tritolo all’interno di un’intercapedine ricavata in una parete in cartongesso realizzata nel bagno.  Durante la perquisizione sono state anche trovate diverse scatole contenenti 659 cartucce. E si è reso necessario l’intervento della Squadra Artificieri, che ha messo in sicurezza i luoghi, e della Polizia Scientifica, che ha provveduto ai rilievi fotografici e dattiloscopici.

Orazio Coco è stato arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione abusiva di armi, munizioni e materiale esplodente. Quindi è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza in attesa della convalida dell’arresto. 

Nel frattempo sono cominciate le indagini sulle armi, per capire se servivano per qualche azione criminale, se sono state usate in passato e se l’arsenale era destinato al traffico di armi. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA