l'incendio
Caltagirone, a fuoco uno dei impianti della Kalat Impianti: paura per la nube tossica
Sul posto i vigili del fuoco, probabile la natura dolosa del rogo
Un incendio, di probabile matrice dolosa, divampato all’una circa di stanotte e ancora in corso, ha distrutto, rendendolo totalmente inutilizzabile, l’impianto di selezione della frazione secca dei rifiuti di Kalat Impianti, nella zona industriale di Caltagirone.
Il danno subito dalla Kalat Impianti sarebbe tra i 6 e gli 8 milioni di euro. E’ la stima che si legge sulla pagina Facebook del Comune di Caltagirone dove è stata costituita un’unità di crisi formata dai vertici della società e dai sindaci del Calatino, che seguono costantemente l’evolversi della situazione. «Nonostante sia compiuto ogni tentativo possibile per arginare l’emergenza, prevedibile, nei prossimi giorni – si legge nel post – qualche ritardo anche perché stamani gli autocompattatori sono rimasti pieni, non essendo riusciti, ovviamente, a scaricare i rifiuti». «La situazione è grave, ma siamo tutti impegnati a evitare o ridurre i disservizi alle nostre comunità – afferma il sindaco Gino Ioppolo – sarà la Procura, molto sensibile alle problematiche ambientali, a fare chiarezza. Certo che risulta difficile pensare a un fenomeno di autocombustione in piena notte e senza focolai vicini».
«Ho immediatamente avvisato – aggiunge Ioppolo – il presidente della Regione Nello Musumeci, che si è subito reso disponibile ad affrontare le conseguenze del rogo. E’ probabile che lo stesso presidente e l’assessore regionale ai Rifiuti, Daniela Baglieri, giungano qui nelle prossime ore per seguire ancora da più vicino l'evoluzione della grave e complessa situazione e assumere le iniziative del caso».
L’incendio ha generato una vera e propria nube tossica su cui sta facendo analisi l’Arpa, causata dalla combustione dei rifiuti compresa la plastica.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA