Temperature roventi, con possibili record che non porteranno medaglie ma che potrebbero “ritoccare”, o lo hanno già fatto ieri, valori storici di asfissianti giornate di estati lontane, segnate con il cerchietto rosso nelle agende dei metereologi. Oggi potrebbe andare peggio di ieri, che è già stata una giornata campale, nel caso in cui l’aria rovente che soffia dalle aree interne del Catanese arrivasse fino alla costa e alla città annullando la leggera brezza marina che ha reso la situazione un po’ meno insopportabile.
Così già ieri il previsore di MeteoSicilia Valerio Leonforte ha dovuto sfogliare a ritroso migliaia di pagine della sua agenda con valori e temperature massime, per risalire allo stesso giorno di 22 anni addietro, il 10 agosto del 1999, quando in un martedì ancora più infernale a Catenanuova la colonnina di mercurio raggiunse i 48,5 gradi, per effetto di un’ondata straordinaria di calore che colpì la Sicilia e Malta, oltre a diverse regioni meridionali.
«Potremmo essere andati anche oltre fino a 51 gradi, ma il dato non è ufficiale – spiega Leonforte – mentre lo è quello rilevato dalla Fias che ha segnato una massima di 47 gradi a Lentini, dato record non solo da vent’anni a oggi, ma che non trova eguali nell’ultimo secolo. Temperature record anche a Paternò con 46,7 gradi e a Mineo con 46, valori che attestano come a Sferro, Catenanuova e Ramacca siano state raggiunte massime di almeno 48 gradi».
In città è andata un po’ meno peggio. «I nostri rilevamenti hanno fatto segnare picchi di 44 gradi alla zona industriale – aggiunge il previsore di MeteoSicilia – quasi in linea con la massima ufficiale di 43 gradi registrata a mezzogiorno a Fontanarossa. In città abbiamo rilevato una massima di 39 gradi a Canalicchio e in genere caldo meno estremo rispetto alle aree interne per effetto della brezza marina, mentre le temperature sono andate al di sopra dei 40 gradi a Nicolosi e Trecastagni, fino a Randazzo e Bronte, il tutto per il riproporsi di correnti di aria rovente dall'Africa, condizioni meteo che vanno avanti da fine giugno».
Oggi si teme una giornata anche più invivibile. «Il vento caldo dalle aree interne potrebbe prolungare per qualche ora in più il suo effetto sulle zone costiere e sulla città – aggiunge Valerio Leonforte – e dunque in base a questa variabile nel caso peggiore non sono da escludere temperature massime tra 46 e 47 gradi anche a Catania, che ci riporterebbero vicino ai valori di un’altra giornata storica, il 12 luglio del 1962, quando l’Aeronautica militare rilevò picchi di 46 gradi a Fontanarossa e 46,7 a Sigonella». Da domani l’afa dovrebbe allentare leggermente la morsa.