Cade ramo di albero al Giardino Bellini: vertebra rotta per un 18enne

Di Carmen Greco / 17 Agosto 2018

Catania – Gli è caduto sulla schiena un grosso ramo staccatosi da un albero all’interno della Villa Bellini ed è finito all’ospedale con una vertebra rotta. È accaduto sabato scorso. Protagonista, suo malgrado, Nicola Scalia, 18 anni, studente catanese.

Stava passeggiando con altri due amici, intorno alle 15, su uno dei vialetti che portano al Chiostro della Villa Bellini, quando ha avvertito alle sue spalle lo scricchiolio inequivocabile di un ramo che stava per spezzarsi. Il ragazzo ha fatto appena in tempo a spostarsi istintivamente dopo aver lanciato un urlo per avvertire i suoi due amici, ma il ramo (nella foto) spezzatosi dalla cima dell’albero (un ficus) l’ha comunque colpito alla schiena.

Soccorso dai compagni il ragazzo, è riuscito a rialzarsi a fatica ed è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale «Vittorio Emanuele. Qui i medici hanno accertato una “frattura scomposta del processo trasverso della vertebra l2” ed hanno stabilito una prognosi di 30 giorni di riposo assoluto a letto. Lo studente che si sta preparando per i test di ammissione alla facoltà di medicina, dovrà affrontare le prossime settimane portando un busto. Ma il problema della sicurezza dei grandi alberi a Catania non è una novità. Tutti ricordano la povera Patrizia Scalora, 49 anni che il 23 ottobre del 2014 venne colpita e uccisa da una palma cadutale addosso mentre era seduta in piazza Cutelli.

«Solo grazie alla prontezza di riflessi, per mio figlio non si è verificata l’ennesima tragedia – dice indignata la mamma, Agata Catania, che ha già deciso di intentare un’azione legale – , ma ci fosse stato un bambino, un anziano? Quel giorno non c’era vento, non era piovuto, non so quale possa essere stata la causa. Mi chiedo, però, da cittadina cosa ne sia dei controlli e della manutenzione che i giardinieri dovrebbero effettuare per accertarsi della buona salute del verde del parco cittadino. In altre città ho visto che gli alberi dei parchi pubblici sono numerati e controllati, perchè qui da noi non è possibile? La Villa Bellini, nostro polmone verde, ogni giorno viene attraversata da centinaia di bambini, ragazzi, anziani, turisti, che cercano all’ombra delle fronde dei suoi alberi secolari un po’ di refrigerio, specie nella calura di questi giorni d’agosto, ma che mai e poi mai potrebbero pensare che una passeggiata alla Villa Bellini potrebbe risultare loro letale».

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Redazione
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