Da 10 anni ad Adrano vessava la convivente 29enne con violenze fisiche e verbali e minacce anche in presenza delle figlie di 4 e 7 anni. Per questo motivo, al termine di indagini dei carabinieri, la Procura etnea ha chiesto ed ottenuto dal Gip la misura cautelare degli arresti domiciliari per un uomo di 31 anni, al quale è stata imposto il braccialetto elettronico. L’accusa è di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
La vittima non aveva mai denunciato il compagno sia per il timore dii ritorsioni su di lei e sulle due figliolette e perchè intimamente innamorata dell’uomo, che in più occasioni d’interruzioni del loro rapporto di convivenza le si sarebbe riavvicinato mostrandosi e pentito promettendole che non avrebbe tenuto in futuro comportamenti aggressivi.
La convivente ha però trovato il coraggio di denunciare l’uomo dopo due aggressioni subite il 27 maggio dil 9 giugno scorsi. In quest’ultima occasione nel Pronto Soccorso dell’ospedale di Biancavilla le hanno diagnosticato la frattura delle ossa nasali.
La donna ha anche raccontato che il padre circa dieci anni prima si sarebbe precipitato a riprenderla dopo che era fuggita da casa perchè il convivente voleva strangolarla e si era rifugiata in un supermercato. Il convivente ci avrebbe riprovato in un’altra occasione in casa del suocero ma quest’ultimo aveva difeso la figlia facendo fuggire il 31enne.