Catania – I giudici della terza sezione penale del Tribunale (presidente Maria Pia Urso) hanno accolto l’istanza degli avvocati Carmelo Peluso e Carmelo Calì, difensori di Franco Luca, direttore sanitario dell’Asp di Catania, interdetto dai pubblici uffici dopo essere stato indagato e coinvolto nell’ambito dell’inchiesta “Black Job” sui presunti casi di corruzione, soppressione e falsità ideologica di atti pubblici perpetrati ai danni dell’Itl di Catania (l’ispettorato territoriale del Lavoro).
I giudici hanno infatti revocato a Luca la sospensione dai pubblici uffici, misura che gli era stata applicata nel maggio scorso. Il direttore sanitario dell’Asp 3 potrà quindi tornare, dopo sei mesi, a svolgere regolarmente la propria attività professionale, senza vincoli a suo carico.
Così, in una nota, uno dei suoi legali, avvocato Carmelo Calì: «Il dottor Luca ha sempre avuto fiducia nell’operato della magistratura. Con sentenza del 16 luglio scorso il Tribunale ha prosciolto Luca dal reato di indebita compensazione dei crediti Enaip, attestando la ritualità dei pagamenti, l’estinzione di ogni debito e la condotta processuale integerrima del dotto Franco Luca. La vicenda era stata oggetto in Black Job, di approfondimento della Procura, in quanto riteneva che la richiesta di verifica sulle attestazioni di pagamento rivolta dal dott. Luca al direttore dell’Itl di Catania, Franco Amich, fosse frutto di accordo corruttivo. per questo era stato destinatario della misura interdittiva, oggi cessata».
L’operazione, Black Job fu eseguita nei primi giorni del maggio scorso dalla Guardia di finanza, con il coordinamento della Procura e portò all’emissione di nove ordinanze cautelari. Per quattro indagati furono adottati gli arresti domiciliari; agli altri cinque, invece, furono inflitte altrettante misure interdittive. Undici poi le persone coinvolte nell’inchiesta e rinviate a giudizio, per dieci (rito ordinario) prima udienza il 10 gennaio prossimo, l’undicesima ha scelto l’abbreviato.
Tra coloro che saranno processati in ordinario, il direttore dell’Itl di Catania, Domenico Amich, ancora ai domiciliari; la responsabile dell’ufficio legale dello stesso ente, Maria Rosa Trovato, anch’essa ai domiciliari; l’ex deputato regionale Marco Lucio Forzese, che pochi giorni fa è stato scarcerato dai domiciliari e l’ex consigliere comunale di Catania, Antonino Nicotra al quale è poi stato contestato solo l’abuso d’ufficio.