Catania
Asp Catania: «Fatti e non proclami sul nuovo ospedale di Biancavilla»
Catania – «L’Asp di Catania non ama fare proclami, ama invece, come sin’ora fatto, dare notizia dei servizi funzionanti. Per il nuovo ospedale di Biancavilla siamo ormai prossimi ad un’operazione conclusiva che si riterrà definita quando, in totale sicurezza, dopo avere controllato la qualità dell’aria, dell’acqua e degli ambienti ospedalieri, saranno presenti i malati». Lo afferma il direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Giammanco, sui lavori nel nuovo nosocomio. «Vogliamo inaugurare un Ospedale completo in tutti i suoi servizi e le sue tecnologie – aggiunge -. Sono in corso, da mesi, le prove di funzionamento a caldo e a freddo dell’impiantistica; sono state completate le prove sugli impianti elettrici; sono stati montati, praticamente, tutti gli arredi; sono in fase di completamento le attrezzature sanitarie con una previsione di qualche settimana; è già prevista la consegna del mobilio specifico sanitario».
I lavori di completamento e adeguamento a norma del Presidio Ospedaliero «Maria SS.ma Addolorata», consegnati nel 2007, sono stati finanziati con fondi del Ministero della Salute per un importo complessivo di 17.544.040,86 euro. La loro esecuzione, nel corso del tempo, ha subito delle variazioni riconducibili a diverse ragioni: dalle nuove prescrizioni, nel frattempo introdotte, riguardanti la normativa per la protezione degli edifici strategici e per il rischio sismico; alle indicazioni programmatiche per il riordino della rete ospedaliera che, nel 2010, hanno reso necessarie la rimodulazione e la ripartizione dei posti letto del Presidio. È stata ravvisata successivamente la necessità di provvedere al complessivo miglioramento delle caratteristiche climatiche di regime, rispetto a quanto previsto nel progetto di origine, e di rivedere e adeguare le riserve idriche potabili e antincendio. L’esecuzione dei lavori ha subito, inoltre, sostanziali rallentamenti a fronte dell’evolversi dello stato giudiziario dell’impresa, a suo tempo, affidataria. Ulteriori adeguamenti alle sopraggiunte normative cogenti hanno riguardato le reti di distribuzione elettrica con cavi a bassa remissività e la nuova normativa di prevenzione incendi riferita agli ascensori. «Siamo certi – conclude Giammanco – che la lettura di questi fatti», non proclami, aiuterà i cittadini a comprendere che rendere disponibile una struttura sanitaria per la popolazione è un successo che va raggiunto in sicurezza. E siamo certi che la popolazione condividerà con noi la soddisfazione di questa inaugurazione».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA