La Cassazione sezione IV ha annullato senza rinvio il decreto della corte d’appello di Catania che aveva disposto la confisca dell’intero patrimonio dell’ex “re dei supermercati in Sicilia” Sebastiano Scuto e dei suoi familiari ed ha rigettato il ricorso riguardante la misura dell’obbligo di soggiorno a San Giovanni La Punta per tre anni.
Lo ha reso noto lo studio legale Giovanni Grasso e associati. Il patrimonio ammonterebbe a centinaia di milioni di euro.
«Sono soddisfatto del risultato ottenuto – afferma il prof. Giovanni Grasso, che insieme all’avvocato Franco Coppi ha difeso Sebastiano Scuto nel giudizio di Cassazione – che riconosce la piena legittimità del patrimonio di Sebastiano Scuto e dei suoi familiari, annullando l’anomala decisione della Corte d’appello, sez. III».
«I limiti del giudizio di legittimità con riguardo alle misure di prevenzione personali – continua il legale – hanno impedito la riforma del provvedimento adottato al riguardo nei confronti di Sebastiano Scuto. Siamo certi che la evidente assenza di pericolosità consentirà di avere in tempi brevi la revoca del provvedimento».
Gli altri familiari di Sebastiano Scuto sono difesi dal prof. Guido Ziccone e dagli avvocati Enzo Mellia, Tommaso Tamburino, Letizia Galati, Franzina Bilardo e Francesca Ronsisvalle