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Agrifood: a Catania confrontosull'agricoltura di qualità

Agrifood: a Catania confronto sull’agricoltura di qualità

Il vecchio e il nuovo. Il passato e il presente. Insieme per il futuro. Investire nell’agricoltura attraverso la saggezza dei giovani digitals e degli imprenditori agri-food. 

Di Simona Zappalà |

Il vecchio e il nuovo. Il passato e il presente. Insieme per il futuro. Investire nell’agricoltura attraverso la saggezza dei giovani digitals e degli imprenditori agri-food. “Tuffi” di caffè utilizzati per la produzione di funghi, le alghe marine diventano l’ingrediente principale per snack, cibo di scarto dei supermercati utilizzato come mangime per produrre carne di qualità. Idee e progetti in un meeting dedicato alla “agrogeneration”, l’evento internazionale ospitato a Catania  voluto dal Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e analisi dell’economia agraria) con il patrocinio del Ministero per le politiche agricole in collaborazione con l’Università di Catania. Studenti, agricoltori, imprese, artigiani e giovani startupper per fare fronte con soluzioni innovative alle opportunità, ma anche alle sfide dell’alimentazione globale.

Il futuro è l’agricoltura, è il cibo sano e chi meglio della Sicilia poteva accogliere questo evento? «L’isola è il cuore del Mediterraneo – dicono Sara Roversi e Antonio Perdichizzi, organizzatori dell’evento – ed è impensabile parlare di cibo senza dire Sicilia. Il settore agrifood rappresenta l’innovazione, un futuro che i giovani devono portare avanti». Non è un caso, infatti, che la facoltà di Agraria di Catania abbia registrato oltre 800 iscrizioni a testimonianza di come sempre più ragazzi credano nel valore del territorio. Da chi ha creato pacchetti di itinerari enogastronomici per dare spazio a piccole aziende a chi ha creato dispositivi salvavita per bambini e anziani affetti da patologie allergiche fino a coloro che si occupano di fornire servizi web di assistenza agli agricoltori sulla base di un prototipo di stazione meteo. 

Da un lato la tradizione dall’altro le nuove tecnologie. «L’esperienza che stiamo vivendo a Catania – spiega Maurizio Martina, ministro per le politiche agricole, alimentari e forestali, significativamente presente già ieri  – è la conferma del sostegno che il Governo vuole costruire con l’aiuto di tante esperienze giovanili un nuovo modo di fare agricoltura senza dimenticare la tradizione. Poi ci sono le scelte economiche, il lavoro che stiamo facendo sulla politica agricola comunitaria, gli aiuti che stiamo sviluppando. Ogni giorno cerchiamo soluzioni per stare accanto alle nostre imprese agricole con l’obiettivo di tutelare il reddito di chi vive di agricoltura e scommettere, in particolare, sul recente rapporto tra nuove generazioni e modello agricolo».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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