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Aggressione in Calabria durante la trasferta a Matera, retata di ultrà del Catania

Di Redazione |

CATANIA – Dalle prime ore di questa mattina, la Polizia di Stato sta eseguendo numerose ordinanze applicative di custodia cautelare in carcere, emesse dal GIP del Tribunale di Lamezia Terme (Catanzaro), nei confronti di un gruppo di ultras catanesi, indagati a vario titolo, per i reati di rapina impropria, danneggiamento aggravato, incendio, lesioni aggravate, violenza privata, tentato omicidio, utilizzo di oggetti atti a offendere in occasione di manifestazioni sportive, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione abusiva di materiale esplodente.

Sono venti gli ultras del Catania raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Lamezia Terme nell’ambito dell’inchiesta denominata “Tifo selvaggio”. Uno di loro era stato fermato subito dopo l’aggressione dalla polizia in Calabria. Diciotto ultras sono stati arrestati a Catania e un altro dalla Digos di Enna. A tutti e venti è stato notificato il provvedimento di Daspo emesso dal Questore di Catanzaro.

L’indagine, condotta dai poliziotti del Commissariato di Lamezia Terme e da quelli della Digos di Catanzaro – in stretta collaborazione col personale della Digos di Catania e con l’ausilio della Digos di Enna – ha fatto luce su quanto verificatosi lo scorso 29 aprile sull’autostrada Salerno-Reggio e poi a Lamezia Terme, durante la trasferta a Matera di un gruppo di ultrà rossazzurri . Questi ultimi, dapprima si sono resi responsabili di alcune indiscriminate aggressioni ai danni di inermi cittadini nei pressi degli imbarcaderi di Messina e, successivamente, dopo aver ingaggiato un inseguimento lungo l’Autostrada A2 del Mediterraneo con un autovettura i cui occupanti sono stati erroneamente scambiati per tifosi siracusani, nei pressi della Stazione ferroviaria  di Lamezia Terme, hanno violentemente aggredito le vittime che non erano tifosi avversari ma tra l’altro docenti universitari – rapinandoli di valori e oggetti personali e procurando l’incendio della parte anteriore dell’autovettura causato dal lancio di un fumogeno all’interno dell’abitacolo.

Il raid  è stata interrotto soltanto dall’intervento di un operatore della Polfer e da altro personale giunto immediatamente in ausilio. Nel corso dell’operazione, agli indagati saranno notificati anche i provvedimenti Daspo emessi dal Questore di Catanzaro. Ulteriori dettagli saranno resi noti durante la conferenza stampa, che si terrà alle ore 10.30 negli uffici del commissariato di Lamezia Terme, alla presenza del Procuratore Capo della Procura della Repubblica lametina, Salvatore Curcio e del questore di Catanzaro, Amalia Di Ruocco.

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