Siamo nell’area non distante dalla caserma dei carabinieri di Adrano, dove da mesi si è stanziato un branco di cani, vicine sono anche una scuola elementare e una scuola media. A notare i cuccioli vivi e quelli morti è stato un residente della zona, il quale ha subito segnalato la drammatica scena ai volontari dell’Enpa di Adrano, che sono immediatamente intervenuti sul posto. Quest’ultimi hanno quindi avvertito l’Uda (Ufficio diritti animali del Comune di Adrano) e i vigli urbani, che a loro volta hanno allertato il servizio veterinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Catania. Giunti sul posto, naturalmente il personale dell’Asp ha innanzitutto soccorso i cuccioli ancora vivi, le loro condizioni non erano delle migliori; ma, uno in particolare, ha all’improvviso mostrato una certa vivacità, quando è stato prelevato per essere messo all’interno di un contenitore per essere trasportato nella clinica veterinaria dell’Asp di Catania per essere curato.
Il cagnolino all’inizio ha cominciato a guaire, ha fatto delle resistenze, come non volesse assolutamente staccarsi dai suoi fratellini morti. “E’ come se non gli importasse più di vivere – ha commentato un signore che ha assistito alla toccante scena – è come se volesse condividere la morte con i fratellini. Che pena vedere questi piccoli essere innocenti sparsi in un fondo agricolo come se fosse spazzatura”.
Il personale del servizio veterinario dell’Asp, con i tre cuccioli ancora in vita ha prelevato anche le carcasse di tre cagnolini, serviranno per fare accertamenti sulle cause della morte. Sul posto anche il veterinario dell’Asp Fernando Lo Giudice. Da una prima analisi, come detto, è stato escluso l’avvelenamento dei nove animali, o che siano stati colpiti dai numerosi cani randagi che vivono nella zona. Un fatto triste, insomma, che conferma la drammatica diffusione del fenomeno randagismo ad Adrano e soprattutto l’ennesimo caso di abbandono di cagnolini appena nati o di pochi mesi di vita.