Aci Castello, le acque della Praca scambiate per un water: bisogni in riva al mare

Di Beppe Castro / 01 Luglio 2018

Aci Castello (Catania) – Programmare la gestione del mare non è facile ad Aci Castello. Prevenire la sporcizia che arriva con le correnti del golfo neanche. Così, in attesa che si realizzi la condotta fognaria che convoglierà i reflui fino al depuratore di Pantano d’Arci, l’azione dell’uomo risulta essere determinante. Lo scarso senso civico come sempre in estate dilaga e scoppiano le polemiche visto che la costa e il mare sono sporchi. Quando si alza lo sguardo all’orizzonte si intravede la solita striscia di schiuma bianca che colora le acque di Aci Castello, ma oltre alla nota “schiumetta” ad Aci Castello, in questi primi giorni di estate galleggia di tutto: dalla solita plastica ai rifiuti e anche escrementi. Ieri mattina nello specchio d’acqua della Praca sotto il castello una donna ha persino fatto i suoi bisogni spostandosi a pochi metri dal campo di pallanuoto.

Un oltraggio ad uno degli angoli più suggestivi di Aci Castello che non è sfuggito a chi si era affacciato dalla piazza sovrastante per ammirare lo straordinario panorama. Nell’era della cafonaggine dilagante, forse con un servizio di vigilanza questo scempio non sarebbe stato commesso, ma non è mai troppo tardi come sottolinea il sindaco Filippo Drago. «Quest’anno il servizio di vigilanza e salvataggio delle spiagge libere del Comune Aci Castello sarà svolto dall’associazione di volontariato Gruppo Nettuno Catania. Le postazioni saranno tre dislocate nelle frazioni di Aci Trezza zona lungomare Ciclopi, Aci Castello sotto il castello normanno e alla scogliera a Cannizzaro. Il servizio sarà svolto per tutto luglio e fino al 29 agosto tutti i giorni dalle 9 alle 19 così come previsto dalla ordinanza della Capitaneria di Porto. Questo servizio prevede anche la pulizia tutti i giorni della scogliera lungo il litorale». E’ pur sempre una goccia nel mare, ma almeno servirà a scongiurare che si ripetano episodi vergognosi come quello di ieri mattina sotto il castello. Ma per impedire che l’acqua del mare sia torbida serve ben altro. «Troppe macchie oleose e schiuma, non ce la siamo sentita di fare il bagno o di farlo fare ai nostri figli», ha affermato un turista francese ieri ad Aci Castello.

Alcuni residenti sui social hanno scritto di aver accusato otiti e infezioni ai piedi e in altre parti del corpo dopo una nuotata. «In attesa della condotta fognaria, opera di grande impatto ambientale e di valenza igienico-sanitaria che appena sarà realizzata disinquinerà definitivamente il mare, bisogna limitare i danni degli sversamenti a mare abusivi effettuando maggiori controlli di giorno e di notte visto che ci sono anche pescatori di frodo che imperversano lungo tutta la costa rivierasca. Bisogna sanzionare e impedire a questi bracconieri possano svolgere le loro attività illecite», ha sottolineato un residente castellese.

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Redazione
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