Aci Castello, il mare trezzoto ”riabilitato” dalle analisi dell’ Asp

Di Enrico Blanco / 18 Agosto 2018

Aci Castello (Catania) – Il sindaco di Aci Castello, Filippo Drago, ha revocato l’ordinanza che prevedeva il divieto di balneazione temporaneo nel tratto di mare compreso tra via Lachea e via Pitrè, cioè nella parte finale di Trezza che confina con Capomulini. In sostanza, si trattava di un aggravamento nella zona degli scarichi continui della zona di Padre Pio, che continuerà a fare il paio con gli scarichi del “depuratore mai nato” al lungomare Scardamiano finché non interverrà il collettore. Il divieto era nato per la presenza di «valori di escherichia coli ed enterococchi eccedenti i limiti consentiti dalla normativa vigente su campione di acqua di balneazione».

La nuova analisi è stata fatta su un campione di acque prelevato il 13 agosto nei pressi del punto le cui coordinate sono le seguenti: longitudine est 15,16559 – latitudine nord 37,57071, longitudine est 15,16441 – latitudine nord 37,56633. I valori microbiologici sono stati riscontrati entro entro i limiti e ora i divieti di balneazione restano nei due scarichi storici… Il divieto che ha recentemente caratterizzato tante polemiche era nato per uno scarico fognario sul lungomare dei Ciclopi dovuto a un guasto (presto riparato) nel sistema fognario.

Il divieto tra le vie Lachea e Pitrè era stato, invece, precedentemente comunicato assieme al fiorire algale della ostreopsis ovada (poi appassita) all’inizio del lungomare Scardamiano (vicino al porto). Erano stranamente giorni di mare decisamente pulito nei punti abitualmente frequentati dai bagnanti mentre nella giornata di ieri parecchie zone della riviera dei Ciclopi (un poco lontane dalla costa) sono state disseminate da strisce di sporco trasportate dalle correnti che, a quanto sembra, non dovrebbero essere oggetto delle campionature dell’Asp, fatte a stretto contatto con la costa.

La provenienza di queste strisce sporche in questi giorni i bagnanti l’hanno attribuita agli scarichi torrenziali che si sono abbattuti attorno a noi ma tutta quella schiuma, raddoppiata dall’inizio dell’estate, da dove viene?

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Redazione
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