PALERMO – La commissione regionale Antimafia siciliana ha acquisito la documentazione depositata dal vice direttore dell’Espresso Lirio Abate e dall’ex responsabile dello sportello Sprint per l’internazionalizzazione delle imprese della Regione Maria Stassi, entrambi ascoltati nell’ambito dell’istruttoria aperta sul cosiddetto «sistema Montante», la fitta rete di relazioni che l’ex presidente di Sicindustria, Antonello Montante, arrestato per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, avrebbe messo in piedi grazie ai rapporti con il mondo dell’informazione, della politica e di apparati dello Stato.
Secondo quanto si apprende, Abate ha confermato di avere incontrato Montante ma sempre in presenza di altra gente, per motivi professionali e di non aver avuto alcun rapporto con l’imprenditore dopo la notizia, pubblicata nel 2015, dell’indagine per mafia a carico dell’industriale; inoltre ha consegnato alcuni articoli di stampa, tra cui quello nel quale criticava la scelta dei probiviri di Confindustria di mettere fuori dall’associazione Marco Venturi, uno degli accusatori del “sistema Montante”.
Maria Stassi, invece, avrebbe sostenuto che le decisioni prese dai dirigenti dell’assessorato alle Attività produttive, quando lei guidava lo sportello Sprint, erano dettate da indirizzi politici dell’allora governo. L’Antimafia incrocerà la documentazione acquisita con altri elementi raccolti.