GELA (CALTANISSETTA) – Non basta solo il sostegno economico  a chi sta vivendo il dramma del Covid – 19, è necessario anche  sotto il profilo psicologico.

Ma purché non sia solo un fatto sporadico ma organizzato. Lo  testimonia il dott. Carlo Varchi, alla luce dell’esperienza vissuta. «Come Croce Azzurra onlus, accreditata presso l’Asp di Caltanissetta – dice Varchi – in questi mesi, abbiamo riscontrato notevoli disagi psicologici in correlazione alla condizione da Covid-19. Come psicologo, nel primo periodo della pandemia, mi sono attivato per offrire sostegno gratuito a tutti coloro che hanno contattato la nostra organizzazione. Ci siamo resi conto, però, che noi da soli, non riusciamo a dare una mano a quanti, giornalmente, ci contattano per semplici consigli o per un sostegno psicologico. Quello che chiediamo all’ASP è di costituire un team di psicologi per dare manforte alla medicina territoriale che non può gestire, oltre alla “questione tamponi”, aspetti psicologici e disagio di varia natura».

«Il covid-19, ed è cosa nota a tutti, sta provocando – aggiunge Varchi – malessere sia ai pazienti sia alle famiglie e chiedo, prima che, dal semplice disagio si passi a depressione o disturbi ancora più strutturati, di offrire una mano concreta e seria per scongiurare situazioni di cronicizzazione. Non  basta solo  l’aiuto dei colleghi volontari (che noi tutti apprezziamo) impiegati ad effettuare tamponi perché il lavoro va fatto fino in fondo accompagnando il paziente a superare le difficoltà quotidiane anche con il sostegno ed il supporto psicologico».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA