CALTANISSETTA – Prima la richiesta di rimessione del processo ad altri giudici per legittimo sospetto, ora la richiesta di ispezione al palazzo di giustizia di Caltanissetta. L’avvocato Carlo Taormina, legale dell’ex leader di Confindustria siciliana Antonello Montante, gioca un’altra carta difensiva. Secondo Taormina, a Caltanissetta si stanno verificando varie anomalie processuali.
La richiesta di rimessione del processo è all’esame della Cassazione. In attesa di una decisione, Taormina si rivolge adesso al ministro della giustizia Alfonso Bonafede per segnalare «una chiara situazione di imperiosa sopravvenienza mafiosa nel campo della imprenditoria che intende vendicarsi dell’annientamento di ogni forma di infiltrazione e ricatto della criminalità conseguito dalla magistratura nissena con Antonello Montante in una lotta durata oltre 10 anni».
Proprio questa magistratura, «persino attraverso gli stessi magistrati che operano in simbiosi con Montante, si sta proponendo – aggiunge – come ‘giudicè del suo operato che è anche quello della sua magistratura, la quale dovrebbe potersi autoassolvere o autocondannare a seconda che condanni o assolva Montante».
L’ex dirigente di Confindustria, accusato tra l’altro di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e di avere organizzato una rete di spionaggio, è in carcere. Secondo l’avvocato Taormina il regime di detenzione presenta profili di incompatibilità con le condizioni psichiche di Montante e con le sue condizioni di salute: deve infatti sottoporsi a un “gravissimo intervento chirurgico».