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L’ex assessora regionale Rossana Interlandi ha preso i voti: «Una vocazione»

Di Giuseppe Scibetta |

Caltanissetta – Ha preso ieri pomeriggio i voti a Catania l’ex assessore regionale al Territorio ed all’Ambiente, l’avv. Rossana Interlandi, che davanti a parenti ed amici ma anche di tanti politici, è stata consacrata nella Cattedrale di “Sant’Agata” nella messa celebrata dall’arcivescovo metropolita Salvatore Cristina. Una scelta da parte di quella che ormai è diventata suor Rossana molto “forte”, che, comunque non è un “colpo di fulmine” dell’ultima ora, ma “un cammino di Fede autentico” avviata già da diversi anni e che l’ha portata adesso, dopo un lungo “discepolato radicale”, a far parte dell’ “Ordo Virginum”.

«Sono sempre stata una persona di fede – ha detto ieri pomeriggio la Interlandi, originaria di Niscemi – una cattolica che si è impegnata anche in politica con spirito cristiano e come servizio per aderire al Vangelo di Gesù Cristo. Il Signore ha voluto un qualcosa in più, una donazione completa del mio essere. In tanti, e tra questi Sant’Agostino” e diversi Papi, tra cui Paolo VI prima e più recentemente lo stesso Papa Francesco, hanno sempre detto ai cristiani di mescolarsi assieme agli altri per essere strumenti della volontà del Signore e portare così la loro testimonianza, al fine di procurare benefici ai fratelli in Cristo e gloria a Lui».

L’ex componente del Governo regionale presieduto da Raffaele Lombardo da qualche anno lavora a Roma all’Ufficio Legale del Senato: «Un compito che continuerò a svolgere, anche perché le consacrate dell’“Ordo Virginum”, dopo aver pronunciato il proposito definitivo di castità perfetta alla sequela dei Cristo, non hanno superiori gerarchici ma un rapporto diretto con il vescovo, il quale esercita la sua paternità nei suoi confronti secondo le esigenze della Chiesa. Esse continuano a vivere nel mondo e tra la gente, mantenendosi con il loro lavoro; non portano un abito particolare, ma aspirano esse stesse con la loro vita segno visibile e testimonianza dell’adesione piena al Vangelo».

«Una vocazione – ha detto poi la Interlandi, che a conclusione della cerimonia è apparsa felice e raggiante – che non è arrivata come una folgorazione improvvisa, ma dopo anni durante i quali è stato possibile liberare il proprio cuore da ciò che non serviva per fare sempre più spazio ai doni di Dio. Del resto – ha concluso – lo Spirito soffia dove vuole, quando vuole e come vuole…».

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