Cresce il dissenso nel Pd a Caltanissetta contro l’annunciata candidatura alle prossime politiche di Daniela Cardinale, parlamentare uscente e figlia dell’ex ministro Salvatore Cardinale – leader del movimento Sicilia Futura vicino ai renziani – che rischia di creare «uno strappo con i circoli» e «con evidenti disastrose conseguenze per tutto il partito».
Lo hanno scritto in un documento inviato al segretario del Pd Matteo Renzi e a quello siciliano Fausto Raciti i segretari dem di 21 comuni della provincia di Caltanissetta in linea con la nota diramata ieri dalla segreteria provinciale e da quella dei giovani democratici contrari a «candidature dinastiche».
«Non si devono selezionare sulla base di equilibri tra correnti o altro – si legge nel documento dei 21 – ma vanno scelti esclusivamente dalla classe dirigente del territorio e negli interessi del territorio». Ammoniscono che «non si può non dar voce ai circoli che rappresentano il cuore e la spina dorsale del Pd».
Un errore, a loro avviso era stato già compiuto nelle due precedenti legislature. «Il parlamentare che avrebbe dovuto occuparsi anche della nostra provincia – denunciano, senza mai citare il nome di Daniela Cardinale – probabilmente è stata impegnata a far altro: di sicuro non è stato un riferimento per noi segretari di circolo. Per queste ragioni il metodo di selezione errato dei candidati potrebbe segnare un punto di non ritorno».
Dopo aver evidenziato che «questa non è la posizione di un ristretto gruppo ma di una intera classe dirigente» che vuole vincere se è messa in condizione di farlo, annunciano «eventuali dure prese di posizione» perché un partito che perde il sostegno dei propri circoli è un partito che non esiste».