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Il Tar del Lazio “salva” il processo sul Sistema Montante

Il Tribunale amministrativo ha accolto il ricorso del sostituto procuratore Pasquale Pacifico sulla nomina di Nicolò Marino, a procuratore aggiunto di Caltanissetta

Di Redazione |

Il processo sul cosiddetto «Sistema Montante» per il momento rimarrà a Caltanissetta e non sarà trasferito a Catania, ipotesi che era stata prospettata.

Il Tar Lazio ha accolto il ricorso del sostituto procuratore Pasquale Pacifico, attuale sostituto al tribunale di Caltanissetta, sulla nomina di Nicolò Marino, Gip del Tribunale di Roma, a procuratore aggiunto di Caltanissetta.

E’ quanto ha affermato in aula il pm Maurizio Bonaccorso. Domani il Consiglio di Stato dovrebbe dichiarare il non luogo a procedere sull’appello cautelare proposto da Nicolò Marino in considerazione del fatto che già è intervenuta la sentenza di merito.

«Il Csm ha deliberato la nomina di un magistrato non legittimato, deve disporsi l’annullamento della delibera gravata, con restituzione degli atti all’organo di autogoverno affinché eserciti nuovamente il potere di conferimento dell’incarico», scrivono i giudici della prima sezione del Tar Lazio in merito alla controversia relativa la nomina del plenum per il procuratore aggiunto di Caltanissetta.

Lo scorso anno era stata deliberata la nomina del giudice di Roma Nicolò Marino, che è anche parte civile al processo Montante che si celebra a Caltanissetta, ma il sostituto procuratore Pasquale Pacifico ha impugnato la delibera perché Marino ha precedentemente avuto una censura disciplinare. Il processo Montante+29, quindi, continuerà ad essere celebrato davanti al tribunale collegiale di Caltanissetta.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA