Nicosia (Enna) – Terzo sopralluogo in un anno, ai cantieri della statale 117 Nord-Sud, dell’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone. La strada “Sicilia coast to coast” che doveva attraversare l’Isola unendo il versante tirrenico a Gela e ponendo fine all’isolamento delle aree interne, venne progettata 60 anni fa, ma ancora oggi a mancare sono le poche decine di chilometri proprio nelle aree interne tra messinese ed ennese. I cantieri visitati – alcuni avviati e sospesi anche da 15 anni – sono quelli della tratta Nicosia-Mistretta. La tratta Nicosia-Leonforte svincolo Mulinello sulla A 19 Palermo Catania, infatti è uscita dagli obiettivi e nell’Accordo di programma quadro tra Anas Regione del 2017, preso atto che per realizzare circa 30 chilometri serverebbe qualcosa come 1 miliardo e mezzo di euro, l’Anas dovrebbe stilare il progetto di ammodernamento del percorso esistente della Ss 117, che è ad oggi, in condizioni disastrose.
«La situazione di questa grande opera è drammatica – ha spiegato l’assessore Falcone – ma il Governo regionale, come mai era accaduto sino ad oggi, sta spingendo sull’acceleratore per cambiare il destino della Statale 117 Nord-Sud, da anni bloccata in modo più che ingiustificabile». Con l’assessore Falcone ad effettuare il sopralluogo sui cantieri aperti verso Mistretta, sono stati il provveditore interregionale per le opere pubbliche Gianluca Ievolella, il capo compartimento Anas Sicilia, Valerio Mele, il Rup (responsabile unico del procedimento) dell’Anas Ettore de la Grennelais ed i tecnici delle imprese appaltatrici.
Per completare la tratta mancano circa 17 chilometri sui quali sono aperti tre cantieri per i lotti B2, B3 e B4a, oltre al B5 sul quale è aperto un complesso contenzioso. Per i tre lotti appaltati si registrano già ritardi sui tempi previsti di completamente ed è stato concordato con le imprese aggiudicatarie che entro il 15 giugno le maestranze impiegate in ciascun cantiere devono essere aumentate del 75%. Entro ottobre prossimo dovrebbe essere completato il lotto B4a, che è lo stralcio di un unico lotto avviato dalla Astaldi oltre 15 anni fa e poi aggiudicato a Ricciardello Costruzioni dopo un contenzioso con Astaldi e la rescissione del contratto. I lotti B2 e B3, invece dovrebbero essere ultimati entro il 2020. «Non si può più tollerare una ferita aperta ormai da troppi anni. Abbiamo ancora una volta chiesto celerità e rispetto dei cronoprogrammi ha aggiunto Falcone – raccogliendo l’impegno in tal senso di Anas e delle imprese, affinché i cantieri di questi tre lotti entro la fine del 2020 siano un ricordo. Sulla Nord-Sud è in gioco non solo la credibilità del Governo Musumeci ma quella di tutta la Sicilia. Quello che il Governo Musumeci non tollera, sono eventuali atteggiamenti omissivi e rallentamenti burocratici, contro cui siamo anche disposti ad adire le vie legali».
Il B5, originariamente incluso nel cantiere Astaldi, poi stralciato, aggiudicato ad altre due imprese e fermo da 15 anni, nel 2014 era stato aggiudicato a Ricciardello, impresa poi coinvolta nell’inchiesta “Dama nera”.