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Gela, rincorse dai cani randagi a Montelungo si salvano grazie all’intervento di un cittadino

Di Redazione |

GELA (CALTANISSETTA) – Viene da Roma per trascorrere un periodo di ferie con la madre  trasferitasi da qualche mese a Gela per lavoro e non sa che prendere il sole e fare il bagno a Macchitella, nel tratto che confina con il torrente Gattano, è un rischio per la vita. Quello è il regno di un branco di cani che mal tollera che il loro territorio sia occupato da altri. 

Brutta disavventura  per la giovane Altea Melfa. Una domenica spensierata di sole e mare con la madre per un soffio non si è trasformata in una tragedia. Mentre le due donne, ignare del pericolo, erano in spiaggia sono state  circondate dal branco. Cani agguerriti e già pronti all’azione. La giovane Altea, in preda al panico, ha avuto la prontezza di trovare riparo a mare. La madre, sconvolta  dalla paura, è rimasta sul bagnasciuga mentre uno dei cani ha preso di mira la sua gamba e gli altri, abbaiando, si  avvicinavano sempre più. A salvare la donna è intervenuto un passante con un cane grande e grosso che ha messo paura al branco  determinandone l’allontanamento. Una fortunata coincidenza, la presenza in quel momento del passante con il cane. Il branco ha cambiato vittima.

C’è un filmato successivo allo scampato pericolo delle due donne che mostra il branco che si avvicina ad un’altra persona. Cinque anni fa il sindaco in carica Domenico Messinese firmò un’ordinanza con la quale  inibiva  la balneazione e il transito di cittadini in quella zona. “Ma chi non è gelese, chi si trova in questa città per turismo, come fa a sapere che quella zona è vietata e pericolosa?” – chiede Altea Melfa che  ha diffuso sui soicial il filmato perché altri non abbiano a vivere la sua stessa disavventura. Tirandole somme: il branco nella zona tra Macchitella e il Gattano c’era cinque anni fa e c’è ancora oggi in una città in cui è più facile che i problemi  si incancreniscano piuttosto che essere eliminati.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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