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DOPO UN ESPOSTO

Emergenza idrica nel Nisseno: dieci persone indagate, la Finanza sequestra documenti fino in Spagna

Le fiamme gialle nelle sedi di Caltaqua e Caltae Aqualia. L'inchiesta riguarda la gestione della siccità

Di Laura Mendola |

I militari della Guardia di finanza di Caltanissetta hanno sequestrato documenti nelle sedi di Caltaqua a Caltae Aqualia, in Spagna, nell’ambito di una vasta indagine relativa all’emergenza idrica che la scorsa estate ha attanagliato il centro Sicilia e in particolare Caltanissetta e San Cataldo.

Una decina di persone è indagata in provincia di Caltanissetta e in Spagna per concorso nei reati di frode nelle pubbliche forniture e inquinamento ambientale. Sono queste le accuse che vengono mosse dalla Guardia di finanza nissena, coordinata dalla procura, sul sistema idrico integrato in provincia.

L’inchiesta nasce in seguito a un esposto contro ignoti presentato dal consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Caltanissetta Roberto Gambino.

In una nota della guardia di finanza si spiega che «militari del Nucleo di polizia economico finanziaria di Caltanissetta, diretti dalla Procura, hanno eseguito una perquisizione locale e informatica contestuale, con conseguente sequestro di documentazione, nelle sedi legali di Caltaqua Spa e di Fcc Aqualia e dell’Assemblea territoriale idrica (Ati), nel capoluogo Nisseno, e di Fvv Aqualia a Madrid». «L’attività in territorio estero – precisa la Guardia di Finanza – è stata eseguita in collaborazione con la policia nacional spagnola, in esecuzione di un ordine europeo di indagine. I reati per i quali si procede sono frode nelle pubbliche forniture e inquinamento ambientale».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA