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Droga e furti, operazione a Gela quattro arresti della polizia

Di Redazione |

GELA (CALTANISSETTA) – Un’operazione della Polizia a Gela, denominata in codice «Cave Canem», ha portato all’arresto di quattro persone accusate, a vario titolo, di furti e spaccio di stupefacenti in concorso. L’ordinanza di custodia cautelare, una in carcere e tre ai domiciliari, è stata emessa dal Gip presso il Tribunale di Gela, su richiesta dalla Procura della Repubblica.

Per l’esecuzione della misura oltre agli agenti del commissariato sono stati impiegati quelli del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia di Palermo e unità cinofile dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Catania. L’attività investigativa, avviata nell’estate del 2017, nasce da una indagine coordinata dalla Procura di Gela e svolta dal Commissariato di Pubblica Sicurezza, supportata da intercettazioni telefoniche, ambientali e video.

In carcere è finito Carmelo Ascia (20 anni) pregiudicato, arresti domiciliari per Salvatore Perna (26 anni) e Giuseppe Migliore (22 anni. E attivamente ricercato un quarto indagato.

I quattro gelesi operavano nel quartiere Settefarine. C’era chi si occupava dei furti di auto e ciclomotori, chi della vendita di stupefacente. Tre fucili ed una pistola sarebbero stati rubati da Giuseppe Migliore con un minore all’interno di un’abitazione. Le armi erano custodite in un armadio blindato. 

L’attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Gela, è stata supportata da intercettazioni telefoniche, ambientali e video, grazie alle quali si sono potuti effettuare diversi riscontri relativi ai furti di ciclomotori, ma ha anche permesso di far venire alla luce un’intensa attività di spaccio condotta da parte del gruppo di giovani e giovanissimi, con il conseguente sequestro anche di ragguardevoli quantitativi di hashish e marijuana e arresti in flagranza di soggetti indagati o vicini agli indagati.

L’indagine è stata avviata nell’estate del 2017 a seguito del susseguirsi di numerosi delitti contro il patrimonio commessi nel territorio gelese da parte di un gruppo, riconducibile al locale quartiere Settefarine, dedito alla commissione di furti di motoveicoli, ciclomotori e parti di essi, poi assemblati su altri motoveicoli o ciclomotori. I furti erano commessi anche presso i garage di privati, dove erano trafugati mezzi di locomozione di qualsiasi genere; furti che apparivano premeditati e curati in ogni particolare ga permesso di fare luce su più di cento episodi delittuosi, di denunciare più di cinquanta persone all’autorità giudiziaria., per diciannove delle quali la Procura della Repubblica di Gela ha ritenuto di richiedere misura cautelare.

Il Gip del Tribunale ha ravvisato le esigenze cautelari per quattro soggetti, anche alla luce del fatto che per gli altri indagati, seppure responsabili dei reati ascritti, è stato tenuto conto dell’unicità degli addebiti formulati, della tenuità del fatto contestato e la mancanza di precedenti censure giudiziarie.

Nel corso delle lunghe indagini, grazie ad un’imponente copertura intercettiva e di video-sorveglianze, si è proceduto a numerosi riscontri, anche con diversi arresti in flagranza: nell’aprile del 2018 con l’arresto del ventottenne Luca Vincenzo Giuseppe Unterspann, per detenzione ai fini di spaccio di 75 grammi di marijuana; nel maggio del 2018 con l’arresto del ventunenne Francesco Scollo, per detenzione ai fini di spaccio di 53 grammi di hashish; con l’arresto del ventottenne Emanuele Cuvato, per detenzione ai fini di spaccio di 35 grammi di marijuana e con l’arresto del ventunenne Salvatore Curvà, per detenzione ai fini di spaccio di 92 grammi di marijuana.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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