VALLELUNGA (CALTANISSETTA) – Avrebbe reso impossibile la vita della compagna costretta a subire le botte tra le pareti di casa, ma nel settembre dello scorso anno arriva la svolta grazie agli assistenti sociali di Vallelunga Pratameno che hanno segnalato il “caso” ai Carabinieri della stazione.
Con un’ordinanza emessa dal Gip di Caltanissetta, su richiesta della Procura, è finito agli arresti domiciliari un quarantaduenne (G. N. le sue iniziali) accusato di maltrattamento in famiglia e lesioni personali in danno della propria compagna, con condotte permanenti, risalenti all’anno 2017.
Un’indagine “veloce” quella dei carabinieri che hanno ricostruito “un elaborato e puntuale quadro accusatorio nei confronti dell’indagato, riuscendo, peraltro, ad intervenire” durante una furibonda lite. In questa occasione la vittima è stata soccorsa e accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale di Mussomeli, dove, una volta assistita dal personale medico per le escoriazioni e ematomi riportati, venne giudicata guaribile in cinque giorni. Nonostante le botte la donna non ha sporto denuncia nei confronti dell’uomo ma ha accettato di essere accompagnata in una casa protetta.
Il provvedimento eseguito nei confronti dell’indagato dimostra la puntuale sinergia tra istituzioni, ed il corretto funzionamento della macchina operativa deputata a contrastare gravi fenomeni come questi.
Ad accelerare la decisione dell’autorità giudiziaria nell’emettere il provvedimento restrittivo nei confronti dell’indagato, è stato il verificarsi di un ulteriore evento di violenza di cui G.N. si è reso ancora una volta responsabile in danno della propria compagna, verificatosi a gennaio, a distanza di poco tempo dalla decisione della donna di perdonare il proprio compagno e far rientro tra le mura domestiche.