CALTANISSETTA – Gli studenti delle scuole superiori del Nisseno lunedì rischiano di non poter tornare a scuola perché i loro edifici sono privi di luce, gas e linea telefonica. A disdire i contratti di quelle utenze, per mancanza di fondi, è stato il Libero Consorzio di Caltanissetta proprietario degli edifici scolastici.
L’INCONTRO CON I DIRIGENTI. Ieri mattina, dopo che le prime scuole hanno ricevuto il preavviso di distacco delle forniture dalle società che hanno ricevuto la disdetta del contratto, nei locali del Libero Consorzio si è tenuto un incontro con i dirigenti scolastici, l’Ust e il Libero Consorzio. C’era pure l’on. Giusi Bartolozzi. Rigettata la proposta che siano i dirigenti a stipulare il contratto in attesa che arrivino aiuti da Palermo o Roma.
LA GIUNTA REGIONALE. Un ulteriore incontro si svolgerà oggi pomeriggio in Prefettura per cercare una soluzione che si preannuncia difficile. Ieri fino a tarda sera la giunta regionale ha discusso del caso analizzando la possibilità di concedere un aiuto economico alle scuole per superare l’emergenza ma quei fondi non si trovano.
ON. BARTOLOZZI: «DEVE INTERVENIRE IL GOVERNO NAZIONALE». «Questo caso è scoppiato per il prelievo forzoso del governo che fa finta che le province non esistono più sapendo che non è vero e quindi ha tolto le risorse. Ho presentato un emendamento alla Finanziaria proprio per evitare questo caso. È stato bocciato nell’indifferenza totale dei parlamentari siciliani e nisseni di Lega e Cinquestelle. Ma su questa vicenda che riguarda il diritto allo studio dei ragazzi delle scuole nissene non voglio fare una questione politica. I parlamentari del territorio agiscano. Questo caso increscioso lo può risolvere solo il governo nazionale».
L’INTERROGAZIONE. L’on. Bartolozzi ha presentato un’interrogazione al Ministro degli Interni, al Ministro dell’Economia ed al Ministro della Istruzione, Università e Ricerca. Ecco il testo.
Premesso che le Province siciliane sono sottoposte al prelievo forzoso annuo, da parte delloStato, che ha superato i 270 milioni di euro; considerato che in data 22 dicembre 2018 è stato sottoscritto un accordo tra Stato e Regione Siciliana sulla Finanza Pubblica, fermo restando che la competenza in materia di finanza locale, nella regione siciliana, è ancora di pertinenza statale sicché è agli organi governativi che spetta la copertura delle spese correnti delle ex province (oggi aree metropolitane e liberi consorzi); in Sicilia la ex Provincia di Siracusa ha già dichiarato il dissesto e che almeno altre 4 (Catania, Enna, Messina, Trapani) ex Province si apprestano a dichiararlo nel corso del 2019; rilevato che nella seconda decade di dicembre 2018 è stata comunicata a n. 20 Dirigenti di Istituti scolastici di secondo grado, da parte del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, la disdetta delle utenze (luce, gas e telefono) evidenziandosi che “ le eventuali forniture eseguite dopo la data del 31/12/2018 non potranno in alcun modo essere addebitate a questo Libero Consorzio”; le disdette in questione sono state motivate nei termini letterali che seguono: “tenuto conto dell’impossibilità tecnico-contabile di assumere impegni di spesa a decorrere dal 01/01/2019, a causa di una gravissima situazione finanziaria dell’ente, determinata unicamente dal prelievo forzoso operato dallo Stato a decorrere dal 2015, che ha interamente eroso gli avanzi di amministrazione disponibili”; Tempestivamente i Dirigenti scolastici hanno intimato, tramite diffide, il libero consorzio di Caltanissetta alla revoca dei provvedimenti di dismissione delle forniture; Ritenuta peraltro la tardività delle comunicazioni inoltrate dal libero consorzio ai dirigenti scolastici trattandosi di spesa corrente e dunque spesa preventivabile e considerato che l’interruzione dei servizi in parola determinerà di fatto la paralisi delle attività degli Istituti Scolastici nonché l’interruzione di un servizio pubblico a decorrere dal 7 gennaio 2019.
1. Quali misure di sostegno ai liberi consorzi siciliani, finalizzate a scongiurare ipotesi di dissesto finanziario, intendano adottare con immediatezza;
2. Se intendano anticipare nell’anno 2019 le misure previste nell’accordo del 22 dicembre 2018 a favore degli enti di Area di Vasta della Regione Siciliana.
ISPEZIONE AL LIBERO CONSORZIO. L’on. Bartolozzi ha richiesto all’assessore regionale alle Autonomie locali di disporre un’ispezione presso il Libero Consorzio di Caltanissetta per sapere come sono stati spesi durante l’anno i fondi a disposizione.
SCONTRO TRA DEPUTATE. L’on. Azzurra Cancelleri, deputata del M5S, replica alla collega forzista Giusi Bartolozzi ricordando che «esiste un accordo siglato il 20 dicembre tra la Regione Siciliana ed il Governo centrale che prevede, tra le altre cose, l’impegno dello Stato a trovare soluzioni per il sostegno delle Città metropolitane e dei Liberi Consorzi Siciliani. In particolare per la manutenzione straordinaria di scuole e strade, con il trasferimento e la possibilità di impegno immediato di 540 milioni di euro in sette anni oltre allo sblocco dei 70 milioni già impegnati».
La pentastellata replica alle accuse politiche mosse dall’onorevole forzista Giusy Bartolozzi la quale sostiene che «tutti i deputati siciliani, nessuno escluso, fatta eccezione per quelli di Forza Italia» non hanno votato «un ordine del giorno contro il prelievo forzoso che mette le province in dissesto, non le fa sopravvivere». «Da quello che mi risulta ed è chiaramente visibile agli atti – replica la portavoce Cancelleri – il Governo ha accolto il suo odg come ‘raccomandazione’ trasformatosi poi in parere negativo dopo che la deputata ha insistito perché si votasse. Votazione a parte, ricordo all’onorevole Bartolozzi che già durante la prima lettura alla Camera della Legge di Bilancio, il Governo ha accolto due ordini del giorno riguardanti il prelievo forzoso presentati dai deputati siciliani M5S. Studiare è un diritto ed è gravissimo che lo si debba mettere a rischio perché non ci sono i soldi per pagare le utenze».
«Gli impegni che la deputata Bartolozzi ha chiesto al Governo con il suo odg – precisa la Cancelleri – non sono comunque la soluzione immediata al problema. Durante l’incontro che si è tenuto il 17 dicembre in provincia, a cui la deputata forzista non ha preso parte, il Commissario straordinario Rosalba Panvini, ha chiarito che nell’immediato manca la liquidità necessaria ad affrontare ogni sorta di spesa. A queste affermazioni proprio il deputato regionale del suo partito, on. Michele Mancuso, ha risposto che lo stesso giorno aveva sentito il Governo regionale (sostenuto dai forzisti) che si era detto pronto a dare liquidità per i primi mesi. A questo punto credo che l’on. Bartolozzi debba rivolgersi al proprio partito e al governo regionale per chiedere quella liquidità ‘promessa’».
«Per quel che mi riguarda, pochi giorni dopo l’approvazione dei nostri ordini del giorno e dopo le sollecitazioni di noi deputati del Movimento 5 Stelle, il Governo nazionale ha preso un chiaro e deciso impegno per aiutare concretamente i Liberi Consorzi e le città metropolitane siciliane. Questo impegno, che è antecedente all’odg della deputata forzista, mira a garantire la liquidità agli Enti provinciali e punta alla futura eliminazione del prelievo forzoso. Prelievo che, voglio ricordare, è stato inserito dal Governo Renzi, quello stesso Renzi del Partito Democratico che molto spesso la deputata Bartolozzi si ritrova ad applaudire in aula».